Novantaquattro italiani su cento ritengono che consumare frutta e verdura faccia bene alla salute e il 71% dichiara cha la frutta e la verdura di origine italiana sono più sicure di quelle provenienti dai Paesi esteri. Emerge da un recente studio realizzato da GfK Eurisko, in collaborazione con il Dipartimento di Produzioni Vegetali dell'Università di Milano e con la Federazione Nazionale della Stampa Agroalilmentare, a Macfrut in corso a Cesena, la principale fiera internazionale del settore, per un convegno promosso dalla Bayer, sul tema della valorizzazione della produzione ortofrutticola italiana attraverso la comunicazione della qualità e della sicurezza.
Il campione di 800 consumatori intervistati nella seconda metà di aprile del 2006, ha dichiarato di fidarsi di più della frutta e della verdura italiana, mettendo al secondo posto nella classifica di qualità percepita le produzioni ortofrutticole europee e solo al terzo posto tutta la frutta e la verdura proveniente dagli altri Paesi del mondo. Quando poi si parla di sicurezza il 47% degli intervistati si dichiara "non completamente sicuro dei prodotti ortofrutticoli che consuma".
Sul motivo di tanta fiducia verso i prodotti italiani si sono interrogati i ricercatori di Eurisko, arrivando a concludere che le dichiarazioni di fiducia sono "un atto di fede - spiega Fabrizio Fornezza, vice presidente di Eurisko, intervenuto al convegno - non c'é, da parte dei consumatori, la capacità di capire il perché si preferiscono le produzioni nazionali, è come se ci fosse una sorta di difesa a priori del prodotto italiano".
Qualità percepita ma non definita, nazionalisti ad oltranza dunque, secondo Eurisko che ha così fotografato la percezione verso un'area ancora "bonificata" rispetto alle notizie allarmanti che il consumatore riceve su più versanti della sua alimentazione. Insomma, dal comparto della frutta e della verdura pare che gli italiani ricevano più segnali positivi che critici, anche senza saperne spiegare il motivo.
Paradossalmente, proprio al Macfrut uno dei temi che verranno affrontati dagli operatori del settore è quello delle sempre più stringenti specifiche di qualità richieste dalla Gdo per le fornitura di frutta e verdure nei confronti delle imprese italiane. "Basterebbe che il consumatore sapesse quelle che sono le richieste dei buyers per spiegarsi il motivo di tanta fiducia", chiosa Fornezza.
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