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IL 79% DEGLI ITALIANI È DISPOSTO A PAGARE DI PIÙ PER OLI VERAMENTE MADE IN ITALY. E I RISULTATI SI VEDONO: NEL 2011, VENDUTI IN GDO PIÙ DI 215 MILIONI DI LITRI DI OLIO PER 864 MILIONI, CON LE DOP A -1% IN VOLUME, MA A +4% IN VALORE. COSÌ UNAPROL

Dalla Liguria fino alla Sicilia il 79% dei consumatori italiani è disposto a pagare più per oli che siano veramente italiani. E i risultati si vedono: “in Italia, nel 2011, sono stati venduti attraverso i canali della gdo complessivamente più di 215 milioni di litri di olio per un valore di 846 milioni di euro. La categoria più venduta è l’extravergine convenzionale per la quale si registra un incremento a volume (+1,5%) ed una tenuta a valore (-0,3%), sul 2010; per il “bio” la tendenza positiva riguarda sia i volumi, sia i valori (rispettivamente +9% e +7%); per le Dop si evidenzia una situazione di leggera contrazione per i volumi (-1%), ma di crescita del 4% del valore”. Lo ha detto il presidente di Unaprol Massimo Gargano nel convegno di scena oggi a Sorrento “Dieta Mediterranea, cultura del Territorio, cultura della Salute”, promosso nella premiazione dei migliori oli extravergine di oliva Dop del concorso “Sirena d’Oro” (info: www.sirenadoro.it), per fare il punto sulle tematiche di maggiore attualità che ruotano attorno ad uno dei prodotti italiani più diffusi e famosi, tra gli ingredienti principi della Dieta Mediterranea. Per Gargano, dati e numeri confermano che mentre “l’extravergine convenzionale è sottoposto ad una forte pressione promozionale”, il sistema delle Dop, in cui la maggioranza dei consumatori italiani trova garanzia del vero prodotto italiano certificato da un riconoscimento comunitario, “rappresenta un’opportunità per sviluppare nicchie di mercato in cui la qualità e i valori del territorio possono soddisfare una domanda più selettiva incrociando le esigenze di trasparenza di mercato, premiate da una buona propensione alla spesa da parte di consumatori più evoluti”.

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