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Il 90% degli italiani ritiene che nei ristoranti avanzi una grande quantità di cibo, ma si vergogna a chiedere gli avanzi da portare a casa: da Milano a Roma in loro aiuto arrivano le “Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi” d’autore di Comieco e Slow Food

Non Solo Vino
Avanzi al ristorante da portare a casa, da Milano a Roma arrivano Doggy Bag d’autore by Comieco e Slow Food

Il 90% degli italiani è consapevole che il cibo o il vino avanzati al ristorante rappresentino uno spreco che può essere evitato grazie alla possibilità di portare a casa quanto rimasto nel piatto o nella bottiglia, ma il 41% si vergogna nel richiedere la doggy bag da portare a casa. Secondo un’indagine di Waste Watcher, l’Osservatorio nazionale sugli sprechi di Last Minute Market/Swg, il primo freno alla diffusione in Italia della sportina porta avanzi rimane, quindi, quello dell’imbarazzo: solo il 9% infatti dichiara di farsi dare “sempre” il cibo o il vino avanzati, mentre il 77% ritiene che ci siano ancora ostacoli nel portare a casa gli avanzi, ma 1 italiano su 2 sarebbe addirittura disposto a pagare un sovrappezzo per poterlo fare. In loro aiuto, dopo Milano, arriva nei ristoranti di Roma “Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi”, la campagna di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare lanciata da Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica, e Slow Food. Al centro c’è una serie di Doggy Bag d’autore, che da novembre sarà possibile richiedere in 17 ristoranti della Capitale (info: www.comieco.org), disegnate da un team di professionisti, guidati dall’architetto Michele De Lucchi e dal professor Andrea Kerbaker.
Nonostante, infatti, al giorno d’oggi, tanti ristoratori propongano la doggy bag, la percezione è che una buona parte degli esercenti siano restii a suggerirne l’uso ai clienti. Se l’offerta di portare a casa il cibo avanzato venisse dai ristoratori stessi probabilmente i clienti si sentirebbero meno in imbarazzo. Comunque, quasi il 70% dei clienti si dichiara molto o abbastanza convinto che il ricorso alla doggy bag prenderà piede anche in Italia e oltre il 60% degli italiani ritiene che una doggy bag di design potrebbe aiutare “molto” o “abbastanza” a superare l’imbarazzo dei clienti nel farsi vedere uscire dal ristorante con un contenitore per gli avanzi.
““La Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi’ è una bella iniziativa che unisce design e creatività italiani all’obiettivo concreto di ridurre lo spreco alimentare - ha detto oggi al lancio del progetto a Roma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera - una questione di grande attualità, visto che ancora oggi si stima vengano buttati nel nostro Paese oltre un milione di tonnellate di alimenti l’anno”.
“Con questo strumento abbiamo contribuito a consolidare pratiche individuali di consapevolezza nei confronti del cibo, anche grazie al fondamentale lavoro degli chef come ambasciatori della buona cucina e di consumi etici” ha aggiunto Lorenzo Berlendis, vice presidente di Slow Food.
“Nove italiani su dieci, nell’indagine Waste Watcher - ha spiegato Andrea Segrè, presidente del Comitato per il Piano nazionale Prevenzione Rifiuti e Sprechi alimentari del Ministero dell’Ambiente - auspicano l’introduzione di un sistema di recupero degli avanzi del pasto consumato fuori casa: la sensibilizzazione sul tema spreco in Italia ha fatto passi importanti, per questo chiediamo che la cultura della ristorazione possa prevedere la doggy bag come sua prassi, sul modello delle società anglosassoni e nord-europee”.

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