02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL “BIO” PIACE, È DI MODA, MA FA I CONTI CON LA MINOR CAPACITÀ ECONOMICA DEGLI ITALIANI E, COME TUTTO IL RESTO DELLA SPESA, SI SPOSTA SEMPRE PIÙ VERSO I DISCOUNT, DOVE LE VENDITE DI PRODOTTI BIOLOGICI SONO CRESCIUTE ADDIRITTURA DEL 25,5%

Il “bio” piace, è di moda (+7,3% nel 2012) ma fa i conti con la minor capacità economica degli italiani e, come tutto il resto della spesa, si sposta sempre più verso i discount, dove le vendite di prodotti biologici sono cresciute addirittura del 25,5%. Si punta, insomma, sul “bio low cost”. Lo dice la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori su dati Ismea. E se le uova restano l’alimento bio più consumato (il 13% del consumo totale di prodotti biologici confezionati, nonostante un calo dell’1,9% sul 2011), a crescere di più sono stati biscotti, dolciumi e snack (+22,9%), bevande analcoliche (+16,5%), pasta, riso e sostituti del pane (+8,9%), frutta e ortaggi (+7,8%) e i lattiero-caseari (+4,5%), e la carne biologica, che tocca quota +4,8%.
Resta invece fortemente sbilanciato il consumo dei prodotti biologici nelle varie zone d’Italia: cresce al Centro (+15%) e si stabilizza nel Nord (+5,7%) dove il segmento ha la sua “roccaforte”, con un’incidenza sugli acquisti totali che supera il 70%). Invece continua a non attecchire al Sud, dove la spesa “bio” crolla addirittura giù del 7,1%.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli