Il birrificio greco Macedonian Thrace Brewery vince la sua battaglia contro Heineken, accusata di abuso di posizione dominante sul mercato ellenico. In arrivo una multa da 32 milioni di euro ed una richiesta di risarcimento da 100 milioni di euro

Se nella mitologia è Davide a sconfiggere Golia, quando si parla di industria alimentare, è assai difficile che un piccolo produttore riesca a far valere le proprie ragioni nei confronti di una multinazionale. Qualsiasi norma, però, vuole la sua eccezione, che arriva dalla Grecia, dove uno dei più popolari birrifici indipendenti del Paese, il Macedonian Thrace Brewery, ha portato avanti un’azione legale contro il primo player nel mondo della birra, Heineken NV, che in Grecia controlla il 98,8% della Athenian Brewery, accusata di abuso di posizione dominante sul mercato. Una causa andata avanti per quasi 20 anni, con l’indagine della Commissione Ellenica per la Concorrenza che, dopo 12 anni di lavoro, ha dato ragione alla Macedonian Thrace Brewery: secondo la normativa sulla concorrenza greca, ma anche europea, la Athenian Brewery, e quindi la Heineken, hanno abusato per anni della propria posizione dominante.

Ma c’è di più e di peggio, nella relazione delle autorità elleniche - stando almeno alla nota stampa di Macedonian Thrace Brewery (MTB) - si accusa chiaramente Heineken di aver escluso, con pratiche commerciali scorrette, qualsiasi tipo di concorrente da interi settori di mercato, comprese pratiche palesemente illegali, come il pagamento di un compenso per garantirsi la presenza esclusiva in gdo e pressioni del tutto illegittime sui distributori. Adesso, sarà il Tribunale di Amsterdam a doversi pronunciare sull’entità del risarcimento da riconoscere alla Macedonian Thrace Brewery, quantificato, nelle richieste del birrificio ellenico, in 100 milioni di euro. Intanto, la Commissione Ellenica per la Concorrenza ha stabilito l’entità della multa che dovrà pagare la multinazionale: 31,45 milioni di euro, più 10.000 euro al giorno se le pratiche scorrette dovessero continuare.