02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL BRASILIANO JOSE’ GRAZIANO DA SILVA, EX MINISTRO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE DEL GOVERNO LULA, E’ IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELLA FAO, HA BATTUTO IL CANDIDATO SPAGNOLO MIGUEL ANGEL MORATINOS 92 VOTI A 88

Il brasiliano José Graziano da Silva é il nuovo direttore generale della Fao, dopo aver battuto sul filo di lana (92 voti a 88) l’altro candidato rimasto in corsa per sostituire Jacques Diouf, lo spagnolo Miguel Angel Moratinos. José Graziano da Silva, 61 anni, come ex ministro della sicurezza alimentare del governo Lula si era distinto nel programma “fame zero” avviato in Brasile nel 2001 che aveva fatto uscire dallo stato di povertà 24 milioni di persone e ridotto del 25% la malnutrizione nel Paese.

Cinque le linee guida che impronteranno l’azione del nuovo direttore generale della Fao, secondo quanto illustrato nel suo programma elettorale: accelerare sull’impegno nella lotta alla fame nel mondo, lavorando a programmi pilota gestiti dai Paesi interessati; rafforzare la produzione di generi alimentari, vigilando al contempo sulla sicurezza alimentare; affrontare le sfide che attendono nei prossimi anni la Fao a livello globale, rafforzando la cooperazione con partner come Pam e Ifad; accelerare sulla riforma già in atto della Fao per rendere più efficiente la sua azione; rinforzare la cooperazione tra i Paesi del Sud del mondo, quelli dove di più si fanno sentire fame e povertà, in modo che chi è già riuscito ad avviare azioni positive di lotta alla fame, come per esempio il Brasile, le metta a disposizione degli altri in un positivo circuito di collaborazione. Nel suo primo discorso da direttore generale, rivolto all’assemblea dei Paesi votanti della Fao, Graziano da Silva ha sottolineato che questa elezione “non è stata uno scontro Nord-Sud ma un esercizio democratico”. Graziano ha poi rivolto una serie di ringraziamenti, a cominciare dal presidente brasiliano Dilma Rousseff che, come l’ex presidente Lula, ha fortemente appoggiato la sua candidatura a livello internazionale. Ma ha rivolto un pensiero grato anche al blocco elettorale che ha favorito la sua elezione, quello latino americano, quello africano e quello dei Paesi non allineati, senza tralasciare un ringraziamento ai rappresentanti europei che erano invece schierati per Moratinos. Graziano ha anche sottolineato di aver già chiesto la collaborazione degli altri cinque candidati, nel riconoscimento che “per battere la fame ci vuole un impegno veramente comune”.

“Non c’é stato nessun “do ut des” nella mia elezione, e così intendo procedere, in modo trasparente e democratico recependo le esigenze delle varie aree per cercare di raggiungere un accordo de minimis per gestire in modo partecipativo questa organizzazione”, aggiunge il neo direttore generale della Fao, José Graziano da Silva. “E’ importante avere la fiducia dei Paesi membri per poter lavorare bene - aggiunge Graziano - i Paesi del Nord non sono contro di me, ho già parlato con il ministro tedesco. Dopo le elezioni sono tutti impegnati a sostenere questa organizzazione che deve avere un ruolo importante per affrontare le nuove sfide. Dobbiamo dare inizio a una nuova
era per questa organizzazione. Di fronte abbiamo sfide importanti e dobbiamo proseguire sulla riforma interna dell’organismo per superare le spaccature, mi riferisco per esempio ai dissidi sull’attività normativa e l’assistenza tecnica. Bisogna raggiungere un minimo di accordo per continuare a non litigare”. Per Graziano il tema prezzi è sempre quello più scottante e dobbiamo rivolgergli un’attenzione particolare e quello che voglio trasmettere ai dipendenti della Fao che eliminare la fame non è un problema relativo solo alle loro famiglie. Feci un’indagine tra i miei dipendenti dell’area latinoamericana dove solo il dieci per cento rispose che il primo obiettivo del nostro organismo era quello di eliminare la fame dal mondo”.

“L’instabilità dei prezzi delle materie prime alimentari è ancor peggio dei rincari che si verificano”, spiega ancora José Graziano da Silva. “ Bisogna arrivare a stabilizzare i mercati finanziari internazionali, altrimenti ci saranno sempre riflessi sulle quotazioni delle materie prime”. “Ho fiducia che il G20 - aggiunge da Silva - che ha già cominciato ad affrontare la questione, troverà una soluzione. Da parte sua la Fao può garantire minore instabilità”.

La Commissione europea, la Fao, Ifad e Pam hanno firmato nella sede della Fao un nuovo accordo di cooperazione “per aumentare la capacità della comunità internazionale di rispondere con un effettivo, coordinato e tempestivo sostegno alla sicurezza alimentare”. Ne dà notizia un comunicato Fao. L’accordo definisce i ruoli complementari delle tre agenzie Onu e rafforzerà la visibilità della loro partnership con la Commissione Ue.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli