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VERSO SAN SILVESTRO

Il brindisi di mezzanotte con le bollicine italiane: a Capodanno salteranno 1,3 milioni di tappi

Fipe: sono il vino di punta del Cenone al ristorante, dove sono attesi 4,6 milioni di italiani. Coldiretti: tutto esaurito anche negli agriturismi
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Il brindisi di mezzanotte con le bollicine italiane al ristorante

“Tre, due, uno. Buon anno!”. Al pronunciare di queste parole nella notte di San Silvestro salteranno (verosimilmente) in contemporanea 1,3 milioni di tappi, soprattutto di bollicine italiane. Nel 73,6% dei ristoranti in cui gli italiani festeggeranno l’arrivo del nuovo anno, infatti, lo spumante sarà il vino di punta per il tradizionale brindisi di mezzanotte, con un 23,4% degli esercizi che fornirà anche l’alternativa delle bollicine francesi e solo nel 3,1% dei locali si brinderà al nuovo anno esclusivamente con Champagne. Sono i numeri di un’indagine realizzata da Fipe-Confcommercio con focus sulla notte di Capodanno e su come, e dove, gli italiani decideranno di festeggiare e che registra un (moderato) ottimismo tra gli operatori del settore. In tanti hanno, infatti, optato per il ristorante: sono 4,6 milioni i clienti attesi il 31 dicembre in uno dei 76.500 ristoranti aperti per l’occasione in tutta Italia. Un incremento dell’8,5% sul 2024 (dovuto principalmente, secondo il report, al maggior numero di esercizi aperti: 57,2% stavolta contro il 52,9% dello scorso anno), per una spesa complessiva stimata di 439 milioni di euro (+9,7% sul cenone 2024). E con una spesa media che, invece, sarà di 94 euro per la sola cena e di 120 euro per chi ha preferito la formula cenone + veglione, offerta dal 21,7% dei ristoranti e nella quale l’esperienza enogastronomica sarà accompagnata da momenti di spettacolo e musica con proposte estremamente variegate anche in base alla tipologia di locale scelto, che sia un ristorante, lounge bar, discoteca, club, oltre ai numerosi eventi in piazza.
“L’aumento della clientela nei ristoranti per la notte di San Silvestro va interpretato alla luce dei profondi cambiamenti che attraversano la società. Pur in un quadro economico ancora complesso, le famiglie approfittano delle festività per liberarsi dagli impegni quotidiani e, dunque, anche dall’incombenza di organizzare un appuntamento conviviale come quello del cenone dell’ultimo dell’anno, scegliendo la soluzione del ristorante - sottolinea il presidente Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani - con questa prospettiva positiva, si chiude un anno non particolarmente brillante per il settore, con il calo delle presenze e la sostanziale tenuta del valore nominale dei consumi, valorizzato, però, dal riconoscimento per la Cucina Italiana del titolo di Patrimonio dell’Umanità sotto l’egida dell’Unesco”.
Sono 400.000, invece, gli ospiti attesi nella notte di Capodanno in uno dei 26.000 agriturismi attivi in tutto il territorio nazionale, molti dei quali registrano il tutto esaurito. Un numero in crescita del 5% sullo scorso anno, come raccontano le previsioni Coldiretti, Campagna Amica e Terranostra, in occasione dell’appuntamento del 31 dicembre. Spiegando che la tavola tradizionale e il buon cibo restano il motivo principale della scelta dell’agriturismo (che negli ultimi anni ha, comunque, ampliato la propria offerta puntando su un turismo esperienziale capace di intercettare i nuovi trend del settore e tra le attività più apprezzate spiccano, infatti, anche l’equitazione, i corsi di cucina, le passeggiate e le attività nei boschi e i “cammini” a cavallo, in bicicletta o a piedi alla scoperta dei tesori nascosti del territorio), mentre cresce anche l’interesse verso le visite nei luoghi di produzione: un turista su tre entra in una cantina, uno su quattro sceglie un caseificio, un frantoio o un birrificio. Un fenomeno che contribuisce al valore del turismo enogastronomico, stimato in circa 40 miliardi di euro l’anno tra effetti diretti e indiretti, secondo l’ultimo report di Roberta Garibaldi. “Le previsioni per il Capodanno confermano un 2025 assolutamente eccezionale per il settore agrituristico, con un bilancio largamente positivo, che ne conferma il ruolo da protagonista nella vacanza made in Italy, con numeri in costante crescita - afferma Dominga Cotarella, presidente Campagna Amica e Terranostra - con il cibo che resta la principale motivazione dei viaggi in Italia accanto all’arte, l’agriturismo è la tipologia di vacanza che più di ogni altre incarna i valori del made in Italy agli occhi degli stranieri, ma ormai anche degli italiani, con un peso non solo economico, ma anche culturale sempre più importante per il Sistema Paese”.

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