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IL BRUNELLO PREMIA L’ECCELLENZA DELL’ENOGASTRONOMIA IN ITALIA E NEL MONDO: IL RISTORANTE IL GRAPPOLO BLU DI COPENAGHEN, L’OSTERIA I TERZI DI SIENA E L’ENOTECA LA MASCARETA DI VENEZIA SI AGGIUDICANO IL “LECCIO D’ORO” 2005 A MONTALCINO

Il Brunello di Montalcino premia il meglio dell’enogastronomia italiana nel mondo e nel nostro Paese: il ristorante Il Grappolo Blu di Copenaghen, l’osteria I Terzi di Siena e l’enoteca La Mascareta di Venezia si aggiudicano il premio “Leccio d’Oro” 2005, assegnato per “Benvenuto Brunello” (18-19 febbraio 2005), evento internazionale per la stampa e gli operatori che ha presentato l’annata 2000 e la Riserva 1999. Ogni anno la commissione del “Leccio d’Oro” seleziona un ristorante, un’osteria ed un’enoteca che si sono distinti nella presentazione, nel servizio e nella diffusione del vino, in particolare del Brunello. Quest’anno la scelta è caduta su Il Grappolo Blu, piccolo ristorante d’atmosfera a Copenaghen: nato dalla passione dell’italiano Gildo Russo per il Brunello, scoppiata dopo alcuni anni trascorsi a lavorare a Montalcino, oggi Il Grappolo Blu vanta 160 etichette in carta. L’80% sono rappresentate dal Brunello, e ogni mese ne vengono stappate oltre 600 bottiglie. Qui, in un ambiente elegante e raffinato, si mangiano antipasti ricercati, pasta fatta a mano, carne e pesce freschissimo, dolci divini.

I Terzi di Siena nasce nel 1995, grazie all’esperienza e all’intraprendenza di Michele Incarnato che, arrivato nella città toscana dalla Puglia per studiare, è stato presto coinvolto dal mondo della ristorazione e dell’enologia. Dopo aver aperto il ristorante Guido, inizia l’avventura de I Terzi: qui riesce, con la formula del wine-bar, a coniugare il piacere del buon bere, della buona tavola e dello stare insieme. Oggi la carta dei vini conta circa 1.800 referenze, e Montalcino è presente con circa 80 produttori e 250 referenze. La cucina tipica toscana è caratterizzata da un piccolo menù che cambia con cadenza bisettimanale, con una grande ricerca di materie prime Dop e Igp d'Italia.
Anche all’enoteca La Mascareta, che si trova in uno degli scorci più suggestivi di Venezia, il Brunello è di casa: Mauro Lorenzon, proprietario e grande intenditore di vino, propone ai suoi avventori centinaia di etichette nazionali e straniere, ed ha una particolare predilezione per il vino di Montalcino. Qui, circondati da un arredamento fusion (bancone di legno con testiera di vecchio letto, tavoli e sedie tarlati, credenze della nonna) si assaggiano anche salumi e formaggi di piccoli produttori locali, insieme ad alcuni piatti al seguito dalle stagioni.

La commissione che ha assegnato i premi Leccio d’Oro è composta dal presidente del Consorzio del Brunello Filippo Fanti, dai vice presidenti Patrizia Cencioni, Marcello Bucci e Fabio Giannetti, dal presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Terenzio Medri, dai giornalisti e scrittori d’enogastronomia Paola Mura, Faith Willinger, Folco Portinari ed Emanuela Audisio.

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