Il Capodanno non perde la sua vocazione “extra domestica” e, dopo il Natale, saranno ben 9 milioni gli italiani che attenderanno l’arrivo del 2016 al ristorante, come evidenziato dall’ultima indagine della Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
“Il 14,9% della popolazione italiana - spiega Luciano Sbraga, direttore dell’Ufficio Studi Fipe - consumerà il cenone di fine anno fuori casa, in un ristorante o in un locale pubblico. Prosegue dunque il trend positivo già evidenziato in occasione del Natale anche se l’ultimo dell’anno non ha mai perso, neppure negli anni in cui la crisi è stata più intensa, la sua forte vocazione extra domestica. Entrando nel dettaglio, a scegliere il ristorante saranno principalmente i giovanissimi e le persone di età compresa tra i 25 e i 44 anni, i residenti nelle regioni del Nord e i non coniugati. Le presenze sono sicuramente favorite dalle soluzioni “anticrisi” adottate dai ristoratori, che prevedono formule “all inclusive” e nuovi servizi di intrattenimento per trascorrere la serata di fine anno”.
A fianco dei numeri, la Fipe individua anche i tre trend gastronomici del cenone di fine anno: tradizione, qualità, sobrietà. Tornano prepotentemente sulle tavole i piatti del territorio in grado di coniugare qualità e accessibilità mentre le bollicine nostrane battono sul campo quelle d’Oltralpe. “Sarà lo spumante italiano il vero protagonista del cenone di fine anno - prosegue Luciano Sbraga - confermando così il trend positivo degli ultimi anni. Anche questo è un segno della ricerca di sobrietà che a nostro avviso caratterizza le ricorrenze di questo 2015”.
Focus – I consigli dello chef Andrea Berton ... per un cenone senza sprechi
Per tutti quegli italiani che faranno il cenone in casa (l’83,4%), alcune semplici regole messe a punto dalla Fipe, in collaborazione con lo chef stellato Andrea Berton, con l’obiettivo di limitare gli sprechi:
- acquistare prodotti di stagione, sono più buoni e questa è un valido motivo per ridurre il rischio che finiscano nella spazzatura
- scegliere le ricette della tradizione: consentono un uso più versatile del prodotto
- scrivere il menù, non tenerlo a mente: è un modo efficace per avere una visione d’insieme della quantità di cibo che verrà servita, evitando di concentrarsi su ogni singola portata
- pesare il prodotto: è il modo migliore per assicurarsi equilibrio tra prodotto utilizzato e fabbisogno dei commensali
- abbattere la temperatura del prodotto avanzato: con abbattitori per uso domestico è possibile allungare la conservazione in frigorifero del cibo avanzato fino a 10 giorni
- riutilizzare le eccedenze: il panettone ad esempio può essere utilizzato come pan di spagna per la zuppa inglese o per il tiramisù
- andare al ristorante: è una valida alternativa per ridurre gli sprechi in cucina, ma quello che non si mangia si porta a casa chiedendo la doggy bag.
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