Lo scontrino della spesa, continua a preoccupare le famiglie italiane: a luglio l’inflazione in Italia si conferma all’1,7% su base annua, ma il carrello accelera con un +3,2%, in crescita sul +2,8% di giugno 2025. A dirlo, sono i dati Istat definitivi dei prezzi al consumo a luglio 2025.
A pesare, rileva Istat, sono soprattutto gli aumenti di frutta (+8,8%) e carni (+4,9%), mentre i beni alimentari non lavorati crescono del +5,1% e quelli lavorati del +2,8%.
L’inflazione di fondo, al netto di energetici e alimentari freschi, resta stabile al +2%, mentre rallentano gli energetici regolamentati (+17,1% da +22,6%) e si accentua la flessione di quelli non regolamentati (-5,2%).
A livello territoriale, Rimini registra il tasso più alto di inflazione (+2,8%), seguita da Padova e Napoli (+2,3%), mentre Reggio Emilia (+0,8%), Aosta e Campobasso (+0,7%) mostrano gli incrementi più contenuti.
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