Con la metà delle mozzarelle vendute in Italia che sono ottenute con latte o addirittura con cagliate industriali provenienti dall’estero bisogna fare immediatamente chiarezza per non danneggiare gli allevatori italiani impegnati nel garantire qualità e sicurezza. Lo afferma la Coldiretti nel chiedere che venga immediatamente applicata la legge nazionale che obbliga a indicare in etichetta l’origine della materia prima utilizzata negli alimenti. Nella confezione delle mozzarelle - denuncia la Coldiretti - non è obbligatorio indicare la provenienza del latte impiegato ed è facile che venga spacciato come nazionale quello importato. La mozzarella è il formaggio più acquistato in quantità ed è presente - stima la Coldiretti - sulle tavole di quasi 6 italiani su 10 che, in un anno, ne consumano a casa ben 164 milioni di chili di mozzarelle acquistate nel 39% dei casi nei supermercati, per il 26% negli ipermercati, per il 14% nei discount e per il 21% nel dettaglio tradizionale o nelle superette, secondo analisi Coldiretti su dati Ismea. Purtroppo, la mozzarella è anche il formaggio più “taroccato” a livello nazionale e all’estero, per cui l’importante intensificazione in atto dell’attività di controllo va accompagnata da misure strutturali come l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza che è diventata una priorità in Italia dove dalle frontiere arrivano ogni giorno – conclude la Coldiretti - 3,5 milioni di litri di latte sterile, semilavorati, cagliate e polveri di caseina per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani.
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