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PROVOCAZIONI

Il caviale? Ora è (anche) di sinistra: lo produce il ristoratore genovese Roberto Panizza

Noto per il suo pesto artigianale, ha lanciato il “Gauche Caviar”. Nell’etichetta rossa campeggiano falce e martello
CAVIALE ITALIANO, gauche caviar, Roberto Panizza, Non Solo Vino
Il ristoratore Roberto Panizza ha lanciato il “Gauche Caviar”

Da sempre emblema del lusso più esclusivo a tavola, il caviale si rilancia come cibo pop e di sinistra (o almeno ci prova), con il “Gauche Caviar”, ideato dal ristoratore ligure e produttore di pesto artigianale Roberto Panizza. Marchiato con falce e martello, è dedicato a chi vuole vivere la propria passione per il buon cibo senza rinunciare ad un tocco ironico e dissacrante. I francesi chiamano ironicamente “Gauche Caviar” chi si dice progressista, pur essendo borghese e benestante (più o meno l’equivalente del nostro radical chic): ora, da modo di dire, è diventato un prodotto vero, che nasce da storioni bianchi provenienti da allevamenti italiani.
Panizza, ristoratore del famoso locale “Il Genovese”, ma anche produttore e commerciante di pesto artigianale, nonché ideatore del “Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio”, commercia già caviale da una trentina d’anni con il suo marchio “Palatifini”, ma la novità lanciata per questo Natale sta nel nome e nel packaging: sull’etichetta campeggiano falce e martello su sfondo rosso. Una provocazione, che per ammissione del suo stesso ideatore vuole essere un invito a vivere anche la gastronomia con uno spirito ribelle. E magari a essere un po’ più autoironici anche quando si parla - tema molto utilizzato anche a tavola - di gusti radical chic.
“Chi ha detto che il lusso non può avere un’anima ribelle? Questo caviale - spiega Panizza - è dedicato a chi vuole vivere la propria passione per il buon cibo senza rinunciare a un tocco ironico e dissacrante”. Il prodotto, in barattoli da 50 grammi, costa 95 euro. Un prezzo, va detto, non esattamente popolare.

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