Il Cipresso di Padova, che, dal 1803, con i suoi oltre 200 anni, si trova nel giardino della Chiesa degli Eremitani, conosciuto come “Cipresso del Canova”, in quanto piantato dallo stesso Antonio Canova - scultore, pittore e massimo esponente del Neoclassicismo - come parte di un monumento funebre per la clavicembalista tedesca Ursula Diede zum Fürstenstein (fu risparmiato da un bombardamento nel 1944 che distrusse il monumento e la sua storia, dimenticata per decenni, è riemersa grazie ad una recente pubblicazione), a due passi dalla Cappella degli Scrovegni di Giotto, capolavoro dell’arte italiana e mondiale; il Pino Kauri di Sorrento, sempreverde raro della veneranda età di due secoli, alto 30 metri e con una circonferenza di 3 metri, e la Bouganvillea di Menfi, che con la sua chioma di 280 metri quadrati forma una spettacolare pergola naturale ombreggiante, tra le più grandi in Italia, custodita a Palazzo Planeta (dove si trova il Maharìa Sicily). Sono solo alcuni dei nuovi ingressi nell’“Elenco degli Alberi Monumentali”, nell’aggiornamento n. 9 (a partire dal 2018) da parte del Ministero dell’Agricoltura.
Con i 211 esemplari appena inseriti (e al netto delle perdite per morte naturale, abbattimento o perdita dei requisiti, che sono state complessivamente 16) il totale degli alberi tutelati sull’intero territorio nazionale sale, dunque, a quota 4.944 e tutti si contraddistinguono per l’elevato valore biologico ed ecologico, legato all’età, alle dimensioni, alla morfologia, alla rarità della specie o al ruolo di habitat per particolari specie animali, ma anche per l’importanza storica, culturale e spirituale. Molti di essi sono, infatti, strettamente connessi ad elementi architettonici o a tradizioni locali e contribuiscono a definire il paesaggio italiano, rendendolo unico sotto il profilo estetico e identitario.
“Gli alberi monumentali raccontano la storia dei nostri territori e rappresentano un patrimonio che unisce natura, cultura e identità. Proteggerli significa custodire la bellezza e la memoria dell’Italia - ha sottolineato il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida - con l’inserimento di 211 nuovi esemplari nell’Elenco rafforziamo il nostro impegno per conservarli e per farli conoscere sempre di più come parte viva del paesaggio italiano. Continuiamo a promuovere una maggiore consapevolezza del valore di questi simboli straordinari della nostra biodiversità. La nostra Nazione vanta 10 milioni di ettari di boschi e il Governo è in prima linea per tutelare e valorizzare il nostro patrimonio verde”.
I nuovi esemplari vengono proposti dalle regioni che, per questo aggiornamento, sono state Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto.
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