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IL COMMISSARIO EUROPEO ALL’AGRICOLTURA PROPONE UN TETTO ALLE EROGAZIONI UE ALLE AZIENDE AGRICOLE. NO DELLE COOPERATIVE AGRO-ALIMENTARE. “METTIAMO UN LIMITE IN BASSO, PERCHÉ LE RISORSE SONO TROPPO FRAMMENTATE”

Il Commissario Ue all’Agricoltura, Dacian Ciolos, dice di voler istituire un tetto massimo per gli aiuti europei alle aziende agricole, da introdurre con la prossima riforma della Pac. E le cooperative italiane (Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci Agrital) levano gli scudi, di fronte alla proposta: “si tratta di un provvedimento che non ha alcun senso - affermano - perché le imprese che ricevono tali aiuti, sono spesso frutto di percorsi di aggregazione con altre imprese, processi costruiti negli anni, non senza fatica, per accrescere la propria competitività sul mercato. Queste aziende, che rappresentano l’eccellenza nel campo agroalimentare, andrebbero maggiormente tutelate anziché penalizzate con politiche che favoriscono solo la frammentazione”. Secondo le organizzazioni, “una misura intelligente, già proposta nelle passate riforme ma mai attuata, dovrebbe essere invece quella dell’apposizione di un limite verso il basso, ponendo fine alla richiesta di premi comunitari di pochi centinaia di euro che finiscono solo per sperperare risorse utili e i cui costi burocratici superano di gran lunga i benefici. Invitiamo fin da ora la Pubblica amministrazione italiana a prendere in seria considerazione l’opportunità di porre fine a pagamenti Pac inferiori a 500 euro all’anno”. Con i risparmi ottenuti, spiegano ancora le tre organizzazioni delle cooperative agricole, si potrebbe incentivare l’aggregazione dell’offerta agricola.

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