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IL CONSIGLIO DI STATO DI FRANCIA DA’ RAGIONE AGLI APICOLTORI: ILLEGALE L’USO DEI NEONICOTINOIDI “KILLER” DELLE API. PANELLA (UNAAPI): “ORA TOCCA ALL’ITALIA DECIDERE PER LO STOP DEFINITIVO. APICOLTORI PRONTI A MOBILITAZIONE, DAL 15 AL 23 OTTOBRE”

Il Consiglio di Stato di Francia dà ragione agli apicoltori: una sentenza del 3 ottobre 2011, riportata dal quotidiano “Le Monde”, sancisce come carente, e quindi illegale, l’autorizzazione concessa dal Ministero dell’Agricoltura all’uso nel 2010 del Cruiser 350, l’unico preparato neonicotinoide per la concia del mais, dei 4 disponibili, autorizzato e ampiamente utilizzato oltralpe, dopo averne già decretato l’illegalità nel 2008 e 2009, a seguito dei ricorsi di apicoltori e ambientalisti, che si sono fatti carico dei pesanti oneri della procedura giudiziaria. “La sentenza è l’ennesima, severa e definitiva censura del sotterfugio delle autorizzazioni d’uso annuali a termine, trucco di Ministero e Syngenta per evitare di produrre le prove precauzionali richieste dalle norme e impedire nel contempo qualsiasi valenza pratica all’esito de ricorsi dei cittadini”. A dirlo è Francesco Panella, alla guida dell’Unaapi-Unione Nazionale Apicoltori Italiani, che, sottolinea, “ora tocca all’Italia, dove il divieto all’uso dei neonicotinoidi, ripetutamente prorogato a partire dal 2008, scade il 31 ottobre 2011, e per il quale chiediamo lo stop definitivo ai Ministeri di Agricoltura e Salute. Proprio in vista della scadenza, dal 15 al 23 di ottobre, gli apicoltori italiani, si preparano ad una mobilitazione nei principali territori dove si coltiva mais”.

In attesa di una nuova sentenza del Consiglio di Stato francese sull’autorizzazione del Cruiser 350 anche per il 2011, dopo Germania e Slovenia, anche la Francia, altro Paese grande produttore di mais, si avvia dunque allo stop ai neonicotinoidi. In Italia? “Proprio la sospensione di questi insetticidi neurotossici - spiega Panella - ha consentito una graduale ed eclatante ripresa del settore apistico in Italia, che adesso mostra nei territori del mais evidenti segni di benessere, come dimostra, tra l’altro, l’andamento dei raccolti di miele degli ultimi tre anni.

Se a questo si aggiunge che le prime anticipazioni delle conclusioni di “Apenet”, l’apposito piano di ricerca promosso e finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, confermano che la moria delle api verificatasi in Italia fino al 2008 è in gran parte imputabile ai neonicotinoidi e d’altro canto che le parassitosi del mais sono ben contenibili senza alcuna necessità di ricorrere ai micidiali insetticidi neonicotinoidi, ci sono tutti i presupposti affinché finalmente i Ministeri delle Politiche Agricole e della Salute decidano finalmente lo stop definitivo ai concianti neurotossici del mais”.

Per questo, dal 15 al 23 ottobre, gli apicoltori italiani saranno nei principali territori italiani dove si coltiva mais, per sensibilizzare l’opinione pubblica, con approfondimenti, presidi, degustazioni e dibattiti sul grave problema della moria delle api, che colpisce un settore che vale in Italia 60 milioni di euro e vede scendere in campo 50.000 apicoltori con oltre 1,1 milioni di alveari, e il cui valore reale supera i 2,5 miliardi di euro, se si considera il servizio di impollinazione fornito dalle api all’agricoltura.

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