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VINO E TECNOLOGIA

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato investe in ricerca e intelligenza artificiale

Dal progetto Noviagri un atomizzatore all’avanguardia che consentirà una gestione intelligente dei trattamenti ed il monitoraggio delle malattie

La ricerca in viticoltura è fondamentale, e quando è condivisa e “di territorio” è ancora più importante. Come quella che ha spinto il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, che mette insieme 400 aziende associate e 13 denominazione tutelate, per oltre 10.300 ettari di vigneto, a promuovere NoviAgri, progetto che ha portato alla creazione di un prototipo di atomizzatore ad erogazione automatica della miscela fitoiatrica direttamente sulla vegetazione, senza dispersione nell’ambiente. “Una nuova tecnologia che sarà sempre più centrale nella gestione e cura della vigna, nello sviluppo futuro di una viticoltura che sta imparando a sfruttare tecniche ed evoluzioni scientifiche per contrastare gravi problematiche e malattie come la flavescenza dorata”, spiega una nota. “Creare un ponte e unire la grandissima esperienza dei produttori e il progresso tecnologico è un dovere e sarà responsabilità del Consorzio far progredire questa unione lungimirante e virtuosa - spiega il neo presidente Vitaliano Maccario - l’intelligenza artificiale rappresenta il futuro e deve essere integrata nella sapiente manualità che contraddistingue i Vigneron di questo territorio; è uno strumento che sta diventando fondamentale e sempre più imprescindibile”. L’atomizzatore, dopo una lunga fase di sperimentazione in vigneto, ha dimostrato di essere perfettamente funzionante e di poter diventare un alleato nella gestione dei flussi di erogazione del prodotto fitosanitario sui filari e sulle foglie, limitandone la dispersione in terra o nell’aria. Ciò che rimane in fase di sperimentazione ora è un miglioramento dell’applicazione capace di sfruttare l’intelligenza artificiale per stabilire il volume ottimale di distribuzione dei trattamenti in relazione alla pianta.
Il progetto, che ha coinvolto i relatori Paolo Gay e Paolo Marucco dell’Università degli Studi di Torino-DiSAFA Meccanica Agraria, Giancarlo Spezia di Tecnovict-Spezia, Paolo Mollo di Csp Innovazione nelle Ict e il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, nasce da un lungo periodo di studi degli innumerevoli parametri che contraddistinguono un vigneto e che devono essere tenuti in considerazione per massimizzare la somministrazione dei trattamenti. Il passo successivo sarà quello di perfezionare l’app, mettendola a servizio dei viticoltori e rendendola facilmente fruibile da ogni telefono, in modo da poter supervisionare in ogni momento ciò che accade ad ogni vite.
“Dietro questo progetto - ha concluso il presidente Maccario - c’è stato tantissimo lavoro. Oggi, il Consorzio si è posto dei chiari e importanti obiettivi per la ricerca scientifica e la tutela del territorio. Il progetto NoviAgri è una dimostrazione chiara dell’impegno che vuole mettere in campo da qui al futuro, anche nel coinvolgimento attivo e nelle sinergie create con istituzioni, università, tecnici, aziende e industrie. Il nostro è un territorio meraviglioso ed è nostro dovere tutelarlo e offrire quanto più supporto possibile a coloro che lo vivono quotidianamente, i nostri viticoltori”.

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