Dopo molta attesa, il 2004 si apre per il mondo del vino con un’importante novità: entra infatti in vigore il cosiddetto decreto “erga omnes”, ed il Consorzio del Brunello di Montalcino (con decreto pubblicato sulla G.U. del 7 novembre scorso) è stato autorizzato ad applicare il Piano di Controlli previsto dal decreto 29/05/2001, con il quale il Ministero delle Politiche Agricole ha dato incarico ai Consorzi di tutela del totale controllo e vigilanza della produzione vitivinicola. Per avere questo “potere”, i Consorzi, secondo quanto previsto dal decreto, devono dimostrare di associare almeno il 66% della produzione. I Consorzi che rispondono a questo requisito, come quello del Brunello di Montalcino, potranno inoltre far pagare tutti gli utilizzatori della denominazione, senza distinzione fra consorziati e non, in misura proporzionale ai quantitativi controllati.
Oltre che per i cambiamenti introdotti dal decreto “erga omnes” il Consorzio del Brunello può da oggi vantare un primato unico in Italia: Franco Biondi Santi, titolare della Tenuta Il Greppo, dove alla fine dell’Ottocento è stato “inventato” il Brunello, è entrato nel Consorzio del Brunello di Montalcino, che diventa così l’unico nel nostro Paese a raggruppare il 100% dei produttori del territorio. Il Consorzio del più celebre rosso toscano ha accolto la domanda di iscrizione della Tenuta Il Greppo, cantina di Franco Biondi Santi, completando così la sua squadra con un fuoriclasse d’eccezione, simbolo del Brunello nel mondo.
Stando alle quotazioni delle aste internazionali negli ultimi anni, la Biondi Santi è la cantina a più alto indice di rendimento in Italia, ed è l’unica griffe del nostro Paese che può essere accostata ai grandi Premier Cru francesi, con i quali condivide blasone, storia ed eccellenza qualitativa. Dal 2002 la Biondi Santi è anche nella selezionata rosa di aziende di Altagamma, associazione nata nel 1992 che riunisce le più belle griffes del “made in Italy”: Ferrari, Gucci, Ferragamo, Versace, Etro, Fendi, Ferrè, Valentino, Tod’s, Bulgari. Grandi imprese appartenenti al settore della moda, del design e dei motori, unite con l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione dei beni e dei marchi del nostro Paese.
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