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IL FOIS GRAS A EURODISNEY? SECONDO GLI ANIMALISTI UN VERO CONTROSENSO: NELLA “CITTÁ” DI PAPERINO NON SI PUO’ MANGIARE IL FEGATO D’OCA

Mangereste di fronte ai vostri bambini il fegato di Paperino, il papero più simpatico che ci sia? Sicuramente solo l’idea vi fa inorridire, eppure è quello che accade ogni giorno a Disneyworld Parigi. Da un lato Paperino e l'intera banda di Paperopoli sono acclamati come star, dall’altro ai tavoli dei tanti ristoranti che costellano il parco i loro omologhi del mondo reale sono serviti nei piatti sotto forma di “foie gras”. Una pietanza particolarmente apprezzata in Francia e in molti stati dell'Europa centrale, che viene però ottenuta al costo di indicibili sofferenze per i poveri animali, costretti a sviluppare nel loro fegato una patologia dovuta all'ingozzamento forzato. Contro quella che considerano come una inaccettabile contraddizione, scendono in campo le associazioni animaliste di mezza Europa: in Italia l’appello è stato lanciato dalla Lega Antivivisezione.
A supporto della campagna anti-fois gras un video olandese, sotto forma di cartone animato, che spiega come viene realmente prodotta la vituperata “ghiottoneria”. Il foie gras deriva infatti dalla statosi epatica, una patologia indotta negli animali: il trattamento dura dalle due alle quattro settimane, durante le quali viene sparata direttamente nel gozzo degli animali, dalle tre alle otto volte al giorno, una palla di mais cotto e salato del peso di circa 400/500 grammi (come se una persona del peso di 80 kg fosse costretta a mangiare 20 kg di spaghetti al giorno). L’ingozzamento negli animali viene praticato attraverso un tubo metallico di circa 28 centimetri che viene infilato nella gola causando, tra l'altro, lesioni e fratture del collo e lesioni del gozzo con conseguenti infezioni e soffocamenti.
La campagna è stata lanciata contemporaneamente in Francia, Gran Bretagna, Danimarca, Belgio e Israele. “E’ incredibile - commentano alla Lav - che proprio un’azienda che ha in anatre come Paperino e oche come suo cugino Ciccio le star del parco divertimenti, poi li serva sotto forma di foie gras nei suoi ristoranti. Chiediamo agli italiani di non acquistare fegato d’oca o d’anatra, e di preferire menu senza crudeltà”. E proprio dall’Italia, che ha vietato dallo scorso anno la crudele pratica dell’ingozzamento forzato di anatre e oche, così come altri Paesi, ad esempio Polonia e Israele, può venire più forte la protesta. La Francia è il più grande produttore di foie gras del mondo, seguito da Belgio, Bulgaria e Ungheria.

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