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Il futuro del turismo passa dalla qualità della ripresa. E l’enogastronomia ha un ruolo importante

L’analisi di Roberta Garibaldi, vice presidente Comitato Turismo Ocse, sul Programma di Lavoro 2023-24 dell’Organizzazione (con citazione WineNews)
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Roberta Garibaldi

Il turismo sta emergendo da shock e sfide senza precedenti: questo ha aumentato la consapevolezza dell’importanza del settore come forza economica e sociale, accrescendo la pressione sulla costruzione di un futuro più forte, sostenibile e inclusivo. Ma è necessaria un’azione politica per bilanciare gli impatti economici, ambientali e sociali e fornire valorialità e benessere per i visitatori, le imprese e le comunità locali. Ottimizzare la qualità della ripresa per promuovere un futuro stabile e prospero è uno degli atout del Programma di Lavoro 2023-24 del Comitato per il Turismo dell’Ocse-Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, perché “la domanda ha resistito bene, ma i vincoli lato offerta persistono - spiega Roberta Garibaldi, vice presidente del Comitato - i cambiamenti nei modelli di viaggio e nei comportamenti dei consumatori stanno ridisegnando il mercato internazionale e quello interno. Diverse sono le criticità, dalla carenza di personale e competenze all’alto costo della vita nelle destinazioni, dalla diminuzione della reputazione dell’industria turistica come datore di lavoro al fatto che non tutte le aree geografiche possono crescere con la stessa velocità”.
“Occorre identificare i problemi strutturali - precisa Roberta Garibaldi, vice presidente del Comitato per il Turismo dell’Ocse - Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - per costruire destinazioni più forti con piani di gestione del rischio e strategie adattive, diversificazione di prodotti e mercati turistici, capacità di gestione, migliore integrazione del turismo nelle economie locali, sviluppo dell’attrattiva del lavoro turistico e mantenimento dei lavoratori del turismo. Nel comprendere le esigenze specifiche delle imprese turistiche nei diversi sottosettori, oltre a colmare le lacune di competenze, ora e per il futuro, è urgente supportare le Pmi turistiche nella transizione digitale e verde, mettere nella loro disponibilità prodotti finanziari, formazione e strumenti per la costruzione della resilienza”.
Una resilienza che può arrivare anche dal ruolo giocato dall’enogastronomia, nei numeri, come motivazione di viaggio nei territori, e nella crescita qualitativa e digitale dell’offerta, soprattutto in Italia, dove, ricorda Garibaldi, citando un trend riportato da WineNews, il tema più seguito sui social riguarda la cucina e l’alimentazione.

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