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IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA E DELLA VITICOLTURA SARÀ DOMINATO DALLE “MACCHINE FANTASMA”. FORMULA AD EFFETTO PER RACCONTARE LA CONCRETA E AVANZATISSIMA REALTÀ DELL’AGRICOLTURA DI PRECISIONE, DOVE L’ITALIA È LEADER, PROTAGONISTA A FIERAGRICOLA, A VERONA

Non Solo Vino
Il futuro dell’agricoltura e viticoltura sarà dominato dalle “macchine fantasma”

Il futuro dell’agricoltura e della viticoltura sarà dominato dalle “macchine fantasma”. Formula ad effetto per raccontare la concreta e avanzatissima realtà dell’agricoltura di precisione, dove l’Italia è leader, che ha fatto bella mostra di sé a Fieragricola, a Verona (www.fieragricola.it).
Macchine progettate non solo per ottenere il miglior risultato possibile, ma anche, e soprattutto, per lavorare in condizioni estreme in assoluta sicurezza per un operatore che, infatti, guida il veicolo a distanza. Sembra un videogioco, ma è la realtà, come accade, per esempio, con il “mini green climber”, avveniristica macchina radiocomandata, versione ridotta (1,3 metri di lunghezza e 1,3 metri di larghezza) per la manutenzione del verde capace di lavorare in terreni con pendenza fino al 60%, prodotta dalla Mdb, senza che l’operatore, in tutta sicurezza, salga sul trattore. O, ancora, la seminatrice a basso impatto ambientale prodotta dalla Vsd, capace non solo di ridurre le emissioni, ma anche in grado di trasmettere in tempo reale all’agricoltore che guida in cabina gli ettari coltivati, la superficie coperta in un’ora di lavoro, la distribuzione combinata del concime e del seme, o l’erpice pieghevole di Breviglieri, che prepara il terreno alla semina con il minimo della lavorazione possibile, o il “Drift stopper” di Caffini, studiato appositamente per il vigneto: un nuovo polverizzatore con pannelli recuperatori, studiato in collaborazione con l’Università di Padova, capace di recuperare fino al 95% del prodotto (agrofarmaco o fertilizzante), riducendo così l’impatto ambientale, ma anche i costi di gestione del vigneto.
Ma “fantasma”, o meglio verde, sarà sempre di più anche la chimica, con il primo “manifesto della chimica verde”, spiegato da Sogia Mannelli, presidente di Chimica Verde Bionet, e che sarà presentato al ministero delle Politiche agricole, dell’Ambiente e alla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Le opportunità di crescita del settore sono incoraggianti: si prevede infatti che entro il 2030 in Europa il 30% della produzione di composti chimici sarà bio-based, che il 25% dell’energia per i trasporti e che il 30% dell’energia elettrica e termica sarà generato dalla biomassa. La chimica verde, già oggi, offre lavoro in Italia a 1.600 persone, “ma serve una regolamentazione del settore, che porti ad una certificazione, presupposto per moltiplicare lo sviluppo delle filiere sostenibili”, spiega Sofia Mannelli.
E sempre più “fantasma” sarà anche l’impatto di tutte le pratiche che dalla vigna portano alla bottiglia di vino, con iniziative come quella del progetto Magis, il protocollo promosso nel 2009 da Bayer CropScience, Image Line, l’Università di Milano e che oggi coinvolge oltre 140 aziende vitivinicole, che a Fieragricola, come già scritto da WineNews, ha presentato il suo “Manuale della sostenibilità”, che ha l’obiettivo di accompagnare le aziende agricole nel percorso verso l’eliminazione della presenza di contaminanti naturali o artificiali nel vino, partendo però dalla terra. Grazie, ovviamente, anche all’agricoltura “fantasma” e di precisione. Che ha anche un risvolto economico per i produttori di macchinari italiani, le cui creature sono praticamente ovunque leader di mercato, all’estero, anche se, come tutto il resto, soffrono un po’ sul mercato italiano. E “per rilanciare il mercato delle vendite interno - afferma il presidente di FederUnacoma, Massimo Goldoni - è necessario che anche i contoterzisti possano accedere alle misure dei Programmi di sviluppo rurale, che le Regioni stanno predisponendo per il periodo 2014-2020, sposando così appieno la tesi di Leonardo Bolis di Confai e di Silvano Ramadori di Unima, le due più importanti associazioni di imprenditori agromeccanici a livello nazionale, che gestiscono oltre il 98% delle operazioni di raccolta delle commodities e svolgono il 70% delle operazioni meccanizzate in campo”.

Focus - I numeri di Fieragricola 2014
Fieragricola n. 111, promossa da VeronaFiere, ha consacrato una volta di più il ruolo della fiera veronese come partner strategico, anche grazie a Vinitaly, dell’agricoltura italiana nel suo complesso. “È stata la migliore Fieragricola degli ultimi 10 anni, con oltre 140.000 visitatori e una presenza estera del 14%, con operatori provenienti da 103 Paesi e 900 incontri b2b con buyer stranieri. Sono risultati oltre ogni aspettativa ed è la conferma, come è emerso in questi quattro giorni a Verona, che l’agricoltura ha le potenzialità per risollevare l’economia”, ha detto il presidente di Veronafiere, Ettore Riello.
“Fieragricola - osserva il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - ha dato le risposte che gli espositori stavano cercando in termini di specializzazione dei visitatori, provenienti da tutte le regioni italiane e con un forte incoming estero, in particolare da Austria, Svizzera, Germania, Romania, Russia, Finlandia, Francia, Giappone, ma anche dall’area Balcanica e dal Nord Africa”. E alla Fieragricola con il più ampio numero di visitatori delle ultime cinque edizioni, c’è spazio per una presenza dalla Repubblica di Nauru, Stato-isola dell’Oceania.
E i commenti degli espositori sono decisamente sul positivo, come spiegano i big: da Marco Mazzaferri, business director di New Holland, a Stefano Tacchinardi, direttore commerciale Italia della Same di Treviglio, da Maria Carolina Balbusso, marketing communication manager di Maschio Gaspardo, a Marcello Carraro, ad Antonio Carraro spa, da Paolo Salvestrini, da Pellenc, specializzata nella viticoltura, a Massimo Bordone, direttore generale marketing and sales di Claas. Da Massimo Burnelli, responsabile commerciale Italia di Nobili Macchine Agricole, da Emanuela Agostini, advertising & sales promotion specialist di Massey Ferguson (Agco), a Federico Paolino, export sales manager di Cosmo, da Luca Romagnoli, direttore commerciale per l’Italia di Kubota Tractor Corporation, a Luciano Manara, socio del gruppo Manara Sementi, da Pietro Salcuni, presidente dell’Associazione italiana allevatori, a Laura De Boschis, amministratore delegato di Trustech, da Giovanni Portelli, titolare delle Costruzioni, a Diego Nobile, fondatore di Pn Group Energy di Verona.

Focus - I “Best Seller Award”: il gotha della meccanica agricola a “Fieragricola”
New Holland, Antonio Carraro, Landini, Same e Goldoni. Sono i marchi nella top ten della seconda edizione del Best Seller Award, gli oscar della meccanica agricola, con cui la Fieragricola - in corso a Verona fino a domani - ha premiato le migliori performance commerciali 2013, in collaborazione con la rivista “Macchine Trattori”.
Sul podio i più importanti brand, suddivisi nelle categorie di trattori specializzati, isodiametrici, cingolati, mezzi da campo aperto, utility e compatti, a medio, alta e altissima potenza. Vincitore assoluto 2013, il modello New Holland “T 4050”. I premiati sono stati individuati sulla base dei dati ufficiali di immatricolazione diffusi dalla Motorizzazione.
“La meccanica agricola è una delle eccellenze made in Italy, con un valore superiore ai 7,5 miliardi di euro e costituisce - ha commentato il presidente di Veronafiere, Ettore Riello - uno dei pilastri di Fieragricola, con ben quattro padiglioni occupati dai più importanti marchi mondiali, oltre alle nuove aree dedicate alle tecnologie per il vigneto e frutteto”. Il giro d’affari generato in Italia dalle imprese del settore si colloca al primo posto a livello mondiale per gamma di prodotto e al secondo posto, dietro agli Stati Uniti, per fatturato.

La “Top 10 Best Seller Award” 2013 (marchio, modello, unità immatricolate)
1 - New Holland: T4050 (313)
2 - New Holland: T4050F (310)
3 - Antonio Carraro: Tigrone 5500 (251)
4 - New Holland: T5.115 (226)
5 - Landini: Rex 90 (185)
6 - Same: Frutteto380 (182)
7 - Same: Solaris 55 (179)
8 - Antonio Carraro: Tgf 7800 (178)
9 - Goldoni: Quasar 90 (165)
10 - New Holland: Tk4060 (160)

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