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NOMISMA

Il genoma editing, tra i giovani agricoltori, non è più un tabù: il 69% è favorevole

Osservatorio Giovani Agricoltori: il 45% degli imprenditori under 40 utilizza la tecnologia digitale al servizio della sostenibilità
GIOVANI AGRICOLTORI, NOMISMA, Non Solo Vino
Il profilo degli agricoltori italiani under 40

Il 70% dei giovani agricoltori è pronto a utilizzare le Tea - Tecnologie di Evoluzione Assistita, la frontiera più evoluta e sostenibile delle biotecnologie applicate in agricoltura, e il 45% già utilizza una o più soluzioni di agricoltura digitale per migliorare la sostenibilità, la gestione aziendale e per valorizzare la qualità delle produzioni. Sono alcuni dei dati più eclatanti emersi dall’ultima indagine dell’Osservatorio Giovani Agricoltori di Edagricole, su 1.496 imprenditori under 40, realizzata in collaborazione con Bayer, elaborati da Nomisma, che svela così l’identikit di una nuova generazione di imprenditori agricoli italiani: competenti, interconnessi e aperti all’innovazione, come raccontano i dati raccolti nel 2020, divulgati nell’appuntamento in live streaming “Verso un’agricoltura più giovane e smart”.
Tra i dati emersi dall’indagine dell’Osservatorio Giovani Agricoltori, quelli su formazione e informazione: i giovani imprenditori agricoli si informano su Internet (43%), ma consultano anche le riviste specializzate (29%) e frequentano gli eventi di settore (26%). Quasi la metà di loro (il 45%) adotta soluzioni di agricoltura 4.0, e il 19% ne utilizza più di una. Scelgono le app per gestire la contabilità (23%), le attrezzature a rateo variabile (14%), le centraline meteo e i DSS (14%). In termini di obiettivi professionali, con l’innovazione vogliono raggiungere obiettivi di sostenibilità (36%), efficienza gestionale (18%), contenimento dei costi (17%) e valorizzazione della produzione (12%).
Rispetto alle nuove biotecnologie, dall’indagine sull’innovazione dell’Osservatorio Giovani Agricoltori emerge che il 69% di loro è pronta a usare le Tea - Tecnologie di evoluzione assistita, anche chiamate Nbt, New Breeding Technologies, ovvero cisgenesi e genome editing, se fossero ammesse in Italia. Lo farebbero prevalentemente con l’obiettivo di migliorare la resistenza a malattie e parassiti (57%) e secondariamente per migliorare la produttività (14%). Il rapporto tra i giovani agricoltori e la frontiera dell’innovazione 4.0 è molto stretto: il 45% utilizza almeno un’applicazione, e nella maggioranza dei casi (23%) si tratta di app per la gestione contabile o della produzione/trasformazione. Il 14% ricorre ad attrezzature a rateo variabile e trattrici Gps; il 14% a Dss e centraline meteo aziendali.
“I giovani agricoltori - spiega Lorenzo Tosi, giornalista di Edagricole - dimostrano di costituire la risorsa più efficace per realizzare l’obiettivo di un’agricoltura più smart & green in linea con gli obiettivi tracciati dall’Unione europea con il Green New Deal, le strategie “Biodiversity 2030” e “From Farm to Fork” e con il “Next Generation Eu”, noto in Italia come “Recovery Plan”. Dall’indagine emerge infatti come siano le nuove leve a diffondere il paradigma dell’agricoltura 4.0. E allo stesso tempo è la digital farming a innescare il necessario ricambio generazionale del comparto primario. Una doppia evoluzione favorita dalla predisposizione all’innovazione dei nativi digitali, dalla migliore connettività e dalla disponibilità di nuovi dispositivi smart, efficaci ed intuitivi”.
L’emergenza sanitaria, quindi, acutizza il problema del ricambio generazionale. “L’imprenditoria under 40 - emerge dall’analisi di Ersilia Di Tullio, senior project manager di Nomisma - svolge un ruolo chiave nell’evoluzione delle imprese agricole “avanzate”. Il ricambio generazionale è però uno dei problemi preminenti del comparto primario nazionale. Un male che si è acutizzato nell’anno dell’emergenza sanitaria da Covid19: nel 2020 sono calate del 5,4% le aziende condotte da giovani under 35 secondo i dati MovImprese”. In sostanza, bisogna accelerare sull’innovazione. “Ci rispecchiamo - aggiunge Marc Aupetitgendre, country division head Italy e Greece di Bayer CropScience - nella visione di agricoltura che emerge dall’indagine dell’Osservatorio Giovani Agricoltori. Le aspettative di innovazione dei giovani sono altissime, sia sul fronte della digital farming che sulla diffusione delle nuove tecnologie genetiche. Ci auguriamo che l’Unione europea, che si appresta a rivedere l’inquadramento normativo delle Tecnologie di evoluzione assistita, tenga conto di queste forti aspettative”.
Tra i numerosi giovani imprenditori che hanno dato il loro contributo al sondaggio sono emerse, da una selezione della giuria tecnica, 12 esperienze imprenditoriali, e, tra queste, tre menzioni speciali e la realtà vincitrice del Premio 2020 “L’Agricoltura è Giovane”: i fratelli Emanuele e Michele Ciucci dell’azienda agricola “La Valle di San Biagio” di Cacciano di Todi (Perugia) e le tre menzioni speciali sono state attribuite anche a Gaetano Rago della storica azienda famigliare della Piana del Sele (Salerno), Sofia Michieli dell’azienda Sofia Michieli di Crespino (Rovigo) e Andrea Fantini, nuovo insediamento in provincia di Ravenna.

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