Per la Toscana la campagna oleicola 2001 si sta rivelando come una delle migliori degli ultimi anni. “Quest’anno finalmente è tornato un grande olio, come non accadeva da tempo”, sentenzia Marco Mugelli, agronomo chiantigiano, forse il maggiore esperto in materia della Toscana, e non solo. “Se questo vale per la qualità, non altrettanto può dirsi purtroppo per la quantità, notevolmente inferiore rispetto agli anni precedenti”. Dai 100.000 ettari di oliveto toscano, si calcola infatti che quest’anno la produzione non oltrepasserà i 170.000 quintali di olio extravergine. Si tratta, comunque, di dati molto eterogenei: infatti, mentre nell’alto Grossetano e sulle colline di Prato e Pistoia il raccolto è stato in certi casi superiore a quello del 2000, un calo netto si è avuto in quasi tutto il resto della regione, con una media del 20% che ha toccato punte anche del 40%. Mugelli ha dato questo annuncio alla prima edizione di “Incontro con l’olio nuovo 2001 - Aree geografiche della Toscana a confronto”, alla Fattoria di Morello, sulle colline di Sesto Fiorentino, di proprietà della famiglia Ricceri, industriali tessili pratesi ed olivicoltori di antica tradizione. Per la prima volta in assoluto, infatti, sono stati messi a confronto otto oli extravergine provenienti da altrettante prestigiose aziende toscane, appartenenti a sette differenti zone tra le più tipiche per l’olivicoltura. Le otto aziende erano: la stessa Fattoria di Morello (in rappresentanza dei Colli Fiorentini), promotrice della manifestazione, la Fattoria del Colle Donatella Cinelli Colombini (Colli Senesi), i Bonsi Budini Gattai (Pratomagno), Tenuta di Capezzana Contini Bonacossi (Montalbano), Frantoio Franci (Alta Maremma), Fattoria di Fubbiano (Lucchesia), Azienda Agricola Fontodi e Fattoria di Tizzano (entrambe del Chianti Classico). L’incontro, che aveva come momento principale la degustazione guidata degli otto campioni d’olio del nuovo raccolto, è stato introdotto dalle relazioni socio-economica del professor Alessandro Pacciani, ordinario di economia agraria all’Università di Firenze nonché assessore allo sviluppo rurale della Provincia di Grosseto e presidente della neonata Federazione delle Strade del Vino della Toscana, e tecnica di Marco Mugelli. A “testare” i nuovi prodotti un folto numero di giornalisti, enotecari e ristoratori provenienti da tutta la regione. Di particolare interesse anche la presentazione, in anteprima assoluta, da parte della famiglia Ricceri, di un olio extravergine ottenuto dalla frangitura di olive denocciolate, che secondo le più recenti ricerche favoriscono una maggiore serbevolezza del prodotto mantenendogli le caratteristiche originarie. Tra l’altro, l’olio tradizionale della Fattoria di Morello è apprezzato moltissimo anche all’estero, non solo dai consumatori “comuni” ma anche da personaggi del calibro di Tina Turner e Mick Jagger, assidui frequentatori del notissimo ristorante “River Café” di Londra, che da tempo fa uso di questo prodotto.
Agnese Pellucci
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