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IL GOTHA DELL’OLIO AI BLOCCHI DI PARTENZA: LA SFIDA PER ELEGGERE IL MIGLIOR OLIO EXTRAVERGINE INTERNAZIONALE CON IL SALONE DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA A VERONA

Dall’Australia alla Palestina, dal Marocco al Perù: sono 248 (erano 226, nel 2008), di cui 53 stranieri (46 nel 2008), gli oli extravergine provenienti da 10 Paesi, sbarcati a Verona per prendere parte al “Sol d’Oro”, il concorso oleario internazionale organizzato dal Salone internazionale dell’olio d’oliva vergine ed extravergine, (info: www.veronafiere.it/sol), in programma dal 2 al 6 aprile in contemporanea con Vinitaly.
Una competizione del gusto che riunisce a FieraVerona le etichette provenienti dalle aree del pianeta più vocate per la produzione oleicola, compresi quei Paesi emergenti dove l’olivo, pur non rappresentando una coltura tradizionale, ha già dato ottimi risultati in termini di qualità, consentendo di affacciarsi a un mercato da sempre dominato dall’Italia.
Per contendersi il podio di migliore olio extravergine per le categorie fruttato leggero, medio e inteso, la squadra più agguerrita arriva dalla Sicilia, che manda in concorso 63 campioni, seguita alla distanza da Puglia (31) e Toscana (21). A seguire le altre regioni italiane (16 in totale), alle quali quest’anno si aggiunge il Trentino.
Tra gli stranieri, la parte del leone tocca invece alla Spagna, con 25 etichette mandate in concorso. Ma la novità più interessante è rappresentata dall’ingresso del Perù nel gotha delle nazioni produttrici di olio d’oliva di qualità, a dimostrazione del crescente successo dell’extravergine sulle tavole di tutto il mondo e di un mercato che si fa sempre più articolato e competitivo.
In Italia sono 250 milioni le piante di olivo messe a dimora su oltre un milione e centomila ettari, per un settore che dà lavoro a oltre 300.000 imprese. Un primato rafforzato anche dalle 350 varietà di olive catalogate, che rendono la Penisola prima al mondo per ricchezza di cultivar da olio e da tavola. Secondo le stime di Unaprol, il giro di affari dell’olio italiano alla produzione, che ha già superato abbondantemente i 100 milioni di euro all’anno, potrebbe crescere al termine della campagna 2010-2011 fino a 250 milioni di euro, con 16 milioni di bottiglie di prodotto certificato.

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