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IL GOVERNO RUSSO VUOLE NAZIONALIZZARE IL COMPARTO VITIVINICOLO. NON È UNA MISURA PER FRONTEGGIARE L’ALCOLISMO, MA UN MODO DI FARE AFFARI IN UN MERCATO CHE NELL’EX URSS CONTINUA A TIRARE

Il governo russo minaccia di rinazionalizzare il comparto vitivinicolo, mettendo un milione di posti di lavoro a rischio. Una decisione che avrebbe a che fare più con ragioni di opportunità politica che con la volontà di prendere un provvedimento contro l’abuso di alcol, che in Russia rappresenta un problema decisamente grosso. A dirlo Dimitri Pinski della DP Trade, distributore russo di vino. “Non c’è bisogno di aggiungere che questa decisione è molto allarmante”, ha continuato il manager.
Dall’agosto 2009, l’alcolismo in Russia è diventato una questione di primo piano per il governo russo, e Igor Sechin, deputato fedele al Primo Ministro Vladimir Putin, ha promosso controlli più rigorosi nell’industria delle bevande, e in ultima analisi, il ripristino di un monopolio di Stato. Una commissione del governo, istituita ad ottobre, sta esaminando la regolamentazione dei mercati dell’alcol, i risultati saranno annunciati a marzo 2010. Sechin privilegia misure draconiane, che hanno già portato negli ultimi anni a misure come il divieto di vendita degli alcolici via Internet dal 2007, il divieto di negoziazioni secondarie per il vino, e l’obbligo di trattare come vino i prodotti sopra il 15% di alcool.
I problemi della Russia con l’alcol sono ben documentati e dal 2005 i livelli sono stati riportati a quelli del 1990. Ma ci sono molti che pensano che questo giro di vite abbia più a che fare con il valore del mercato delle bevande alcoliche, decisamente molto attraente, e che quindi la nazionalizzazione del settore sia più da ricollegare a questioni economiche che di salute pubblica. Molto probabile, poi, che a questo processo ne seguirebbe uno di riprivatizzazione destinato a pochissime imprese chiave.
Secondo Pinski “più di un milione di posti di lavoro sarebbero a rischio, qualora arrivasse la nazionalizzazione, personale impiegato nel settore del commercio del vino e degli alcolici. Ma la mia società sta facendo un gigantesco lavoro di “lobbyng” perché i suoi vini siano esclusi dal monopolio”.
Info: www.decanter.com

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