Il gruppo Barilla è l’unica azienda italiana che migliora nella valutazione del benchmark globale sul benessere degli animali d’allevamento Bbfaw (Business Benchmark on Farm Animal Welfare, www.bbfaw.com) e si conferma come l’azienda italiana posizionata più in alto nella classifica (che sarà pubblicata integralmente domani) tra le sei aziende alimentari italiane analizzate.
Arrivato alla sua quarta edizione, il benchmark globale sul benessere animale Bbfaw analizza quest’anno 90 aziende alimentari e fornisce un rapporto annuale su come questi leader di settore a livello mondiale gestiscano e comunichino le proprie policy e pratiche in tema di benessere degli animali d’allevamento. Sulla base delle informazioni rese pubbliche, le aziende sono inserite in una classifica da un livello 1 (nel quale appaiono le aziende con i risultati migliori) a un livello 6 (dove si trovano le aziende che non inseriscono il benessere animale in agenda).
Il Bbfaw, realizzato in collaborazione con due organizzazioni di spicco in tema di benessere animale, Compassion in World Farming (Ciwf) e World Animal Protection, e con la società di investimento Coller Capital, mostra come le aziende alimentari globali stiano prestando sempre più attenzione al tema del benessere degli animali d’allevamento. Per citare alcuni esempi, il numero di aziende che hanno pubblicato una policy sul benessere animale è salito dal 46% nel 2012 al 69% nel 2015, e quelle che hanno pubblicato anche target e obiettivi specifici per il benessere animale sono passate dal 26% nel 2012 al 54% nel 2015. Negli ultimi due anni aziende come Barilla, il Gruppo Compass, Metro e il Gruppo 2 Sisters, hanno fatto incredibili miglioramenti nelle performance del Benchmark.
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