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IL LATTE È COME L’ORO. A SETTEMBRE MASSIMO STORICO: 51,3 CENTESIMI AL LITRO. UN +22% RISPETTO AL 2012 DOVUTO ALLA SCARSITÀ DELL’OFFERTA NEI PRINCIPALI PAESI PRODUTTORI INTERNAZIONALI E AL CALO DI RACCOLTA IN ITALIA. LO RENDE NOTO LA COLDIRETTI

Non Solo Vino
Latte

Il latte è come l’oro. A settembre massimo storico di sempre: 51,3 centesimi al litro. Un aumento del 22% rispetto al 2012 dovuto alla scarsità dell’offerta nei principali paesi produttori a livello internazionale e al calo di raccolta in Italia. Lo rende noto la Coldiretti. “Si tratta del valore massimo mai registrato per il latte italiano”, sottolinea la Coldiretti. “L’andamento delle quotazioni - continua Coldiretti - sta garantendo ingiustificate rendite speculative alle industrie di trasformazione che hanno firmato un accordo “truffa” per il semestre agosto 2013 - gennaio 2014 per un prezzo alla stalla di 0,42 euro/litro in Lombardia, che con responsabilità non è stato accettato dalla Coldiretti”. “Un guadagno ingiustificato per l’industria a danno degli allevatori che - sostiene la Coldiretti - sono costretti ad affrontare un aumento stellare dei costi energetici e dell’alimentazione del bestiame che ha fatto chiudere le stalle. Dall’inizio della crisi nel 2007 ad oggi hanno chiuso in Italia oltre 6.000 allevamenti che nei circa 39.000 allevamenti rimasti nei primi 6 mesi del 2013 ha visto ridursi la produzione di latte in media di oltre il 3% rispetto allo scorso anno. Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Agea questo quadro potrebbe ulteriormente aggravarsi. “Il taglio della produzione - conclude la Coldiretti - è stato del 2,45% in Lombardia, 2,15% in Emilia Romagna, del 2,73% in Piemonte, del 5,86% in Friuli, del 4,70% in Veneto, del 7,86% nel Lazio, del 5,40% in Puglia, del 4,89% in Campania e del -4,76% in Sardegna, con il record negativo fatto segnare nelle Marche (-10,32%).

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