Il latte, ma anche lo yogurt e i formaggi, tornano tra i preferiti nei gusti degli italiani. E in questo caso non si tratta di un semplice amore passeggero, quanto invece di un vero e proprio ritorno di fiamma. Come dimostrano del resto i consumi registrati nel 2005, tornati prepotentemente a salire, facendo registrare, soprattutto per il latte fresco, un vero proprio boom di vendite, aumentate del 4,9% rispetto al 2004. A darne notizia è la Confederazione italiana agricoltori, la quale rileva che la forte ripresa che ha interessato il prodotto made in Italy si è avuta soprattutto nel secondo semestre dell'anno, in coincidenza con l'entrata in vigore, a giugno, del decreto interministeriale sull'obbligo di indicare sulle confezioni il luogo di provenienza o di mungitura. Questa crescita dei consumi si contrappone ad un andamento negativo che si era caratterizzato dal 2000 al 2004, quando il volume degli acquisti domestici di latte e derivati freschi era diminuito ad un tasso di variazione medio annuo del -2,5%. Una tendenza che si era confermata anche nel 2004 con un calo di quasi 1 punto percentuale nei confronti del 2003. In particolare, alla crescita dello yogurt (+2,6%), aveva fatto riscontro la diminuzione dei dessert di latte (-2%) e quella del latte (-1,3%). Unica voce in controtendenza era stato il latte fresco di alta qualità (+4,2%); per i formaggi, invece, si era assistito a una risalita dell'1,5%. Quindi il 2005 ha nei fatti ribaltato il corso negativo dei consumi. A crescere non è stato soltanto il latte fresco, ma anche yogurt e dessert (+4,6%), e formaggi (+1,3%), mentre per il latte a lunga conservazione (Hht) si è registrata una certa stabilità. Di tutto ciò ne ha quindi tratto giovamento il giro d'affari del settore. Non a caso nello scorso anno, viene sottolineato, per gli acquisti domestici di latte (fresco e a lunga conservazione) si sono spesi 2,4 miliardi di euro, per oltre 2,3 milioni di tonnellate di prodotto. A fare la parte del leone è stato ancora una volta il latte fresco di alta qualità, che ha segnato una crescita del 5,3% rispetto al 2004. A livello territoriale i maggiori incrementi di consumo di latte sono stati registrati nell'Italia del Nord, con un aumento che supera il 5%. Segni di ripresa si hanno anche nel Centro (+0,8), mentre nel Mezzogiorno sembra interrotta la continua flessione, divenuta una costante negli anni tra il '98 e il 2004. Gli italiani, con circa 58 litri pro capite l'anno, non sono di certo grandi consumatori di latte, almeno nel confronto con francesi e tedeschi (65 litri) e soprattutto con gli statunitensi (86 litri).
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