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Il Liv-ex 100 ad agosto cresce del +1,3%, e l’Italy 100 torna al top tra gli indici: +1,57%

Tra le etichette italiane il Barolo Riserva Monfortino 2010 di Giacomo Conterno segna il +4,5%. Fanno bene anche Masseto e Sassicaia
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Il Barolo Riserva Monfortino 2010 di Giacomo Conterno

Il Liv-ex 100, l’indice che raggruppa le 100 etichette più scambiate del momento, tra cui Barolo 2014 Bartolo Mascarello, Barolo Villero 2013 Brovia, Sperss 2013 Gaja, Barolo Riserva Monfortino 2010 Giacomo Conterno, Masseto 2014 e 2015, Ornellaia 2013 e 2015, Sassicaia 2014, 2015 e 2016, Solaia 2015 e Tignanello 2015 e 2016, ad agosto segna una crescita del +1,3% sul mese precedente, culmine di una crescita che dura ormai da 16 mesi consecutivi, ossia dall’apice della crisi sanitaria, tra marzo e aprile del 2020. Un segnale di enorme solidità per i fine wine, che adesso mettono nel mirino il record storico di giugno 2011, quando l’indice più rappresentativo del Liv-ex era appena 3,9 punti percentuali sopra i livelli attuali. Da inizio 2021, invece, la crescita è stata del +8,23%, e del +36,99% negli ultimi 5 anni.

Bene, in questo contesto, fa anche l’Italy 100 - che comprende le ultime dieci annate in commercio di Barbaresco Gaja (2008-2017), Sorì San Lorenzo Gaja (2007-2017, ad eccezione della 2012), Sperss Gaja (2006-2016, ad eccezione della 2012), Barolo Riserva Monfortino Giacomo Conterno (2000-2014, ad eccezione della 2003, 2007, 2011 e 2012), Masseto (2008-2017), Ornellaia (2008-2017), Sassicaia (2008-2017), Solaia (2008-2017), Sangiovese di Toscana Soldera - Case Basse (2006-2015) e Tignanello (2008-2017) - tornato stabilmente in territorio positivo dopo aver tirato il fiato qualche mese fa: +1,57%, il dato migliore tra tutti gli indici del Liv-ex ad agosto, per una crescita del +5,43% da inizio anno e del +46,78% negli ultimi cinque anni, che fa dei fine wine italiani i più performanti dietro a quelli di Borgogna (+75,38%) e Champagne (+59,04%).

Tra le griffe enoiche, la parte del leone, ad agosto, l’ha fatta Coche-Dury Meursault 2016, che ha visto le proprie quotazioni crescere del +11,1% in un solo mese, con Domaine Leroy Clos Vougeot 2015 che segna il +9% e Domaine Leflaive Chevalier Montrachet 2016 il +5,7%. Segno positivo anche per le annate 2014 e 2015 di Sassicaia e Masseto, ma la migliore performance tra le etichette italiane è ancora del Barolo Riserva Monfortino 2010 di Giacomo Conterno: +4,5%. Da segnalare anche il +2,6% messo a segno dalla 2015 di Opus One, tra i simboli della Napa Valley e del vino Usa nel mondo.

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