02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL MADE IN ITALY GASTRONOMICO ANCORA AL TOP: IN EUROPA, L’ITALIA E’ LA REGINA INDISCUSSA NELLA QUALITA’, CON 255 RICONOSCIMENTI: 156 DOP, 97 IGP E 2 STG. UNA LEADERSHIP CHE VALE 12 MILIARDI. A DIRLO LA COLDIRETTI SU DATI ISTAT

Non Solo Vino

Un ottimo primato per l’agroalimentare del Belpaese: in Europa, l’Italia è la regina indiscussa nella qualità dei prodotti alimentari, con 255 riconoscimenti: 156 Dop, 97 Igp e 2 Stg.Una leadership che vale 12 miliardi. A dirlo la Coldiretti sui dati Istat. “Le principali produzioni a denominazione di origine, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dal Prosciutto di Parma al San Daniele fino alla “Trota del Trentino” che ha conquistato per ultima la denominazione d’origine protetta (Dop), trainano l’intero Made in Italy alimentare verso il record storico nelle esportazioni con una crescita stimata pari al 7% per un valore che, nel 2013, dovrebbe raggiungere la cifra record di 34 miliardi”.
“Un segnale positivo in vista dell’Expo che deve rappresentare l’occasione per fare conoscere la vera identità del prodotto italiano all’estero dove il nemico maggiore - sostiene la Coldiretti - sono le imitazioni low cost con il cosiddetto “Italian sounding” che vale circa 60 miliardi (quasi il doppio delle esportazioni di prodotti autentici) e colpisce i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale”. Nei diversi continenti sono infatti in vendita sempre più inquietanti imitazioni del cibo di qualità del Belpaese, dallo “Spicy thai pesto” statunitense al “Parma salami” del Messico, dalla “mortadela” siciliana prodotta in Brasile ai “salami calabrese” del Canada. Ed ancora, il “provolone” del Wisconsin, gli “chapagetti” made in Corea.
Tra le eccellenze gastronomiche più copiate dello Stivale troviamo in pole position: il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano con il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall’Australia fino al Giappone, mentre in tutto il Sud America ci sono il Reggiano e Parmesao e Regianito in Argentina. Nella lista dei falsi si aggiungono poi il Romano, l’Asiago e il Gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trova anche il Chianti californiano. Anche i marchi storici che vengono “taroccati” come nel caso della mortadella San Daniele e del prosciutto San Daniele prodotti in Canada. “Bisogna combattere questo inganno globale nei confronti dei consumatori che - conclude la Coldiretti - causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale. Occorre cercare un accordo condiviso sul commercio internazionale nel Wto che tuteli le denominazioni dai falsi”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli