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IL MADE IN ITALY HA SUCCESSO … MA IN ITALIA SI MANGIA ESTERO? LO SVELA “PANORAMA”

Grano australiano nella pasta, maiale danese nella mortadella, olive siriane nell’olio, manzo brasiliano nella bresaola ... Molti dei piatti tipici della nostra cucina sono prodotti con materie prime provenienti dall’estero. Un’inchiesta pubblicata sull’ultimo numero di “Panorama”, in edicola da domani, spiega perché rischiamo di mangiare cibi di cui non conosciamo la provenienza.

Secondo i dati pubblicati dal settimanale, il 55% del grano duro utilizzato per la pasta arriva dall'estero, soprattutto da Canada, Usa e Australia, così come il 64% del grano tenero, con il quale si impasta il pane, arriva da Francia, Germania, Russia e Ucraina. Per da il latte, poi, l’80% di quello a lunga conservazione arriva dall’estero, soprattutto da Germania, Austria, Francia e Ungheria. E il 42% della carne suina proviene da allevamenti in Germania, Paesi Bassi, Danimarca, Francia e Spagna. L’Unione Europea, che tutela le produzioni locali con i marchi Dop, Igp e Stg, non ha stabilito ancora norme per un’etichettatura trasparente, che aiuterebbero i consumatori a capire l’esatta provenienza di quello che mettono in tavola.

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