Rivendica come primo risultato il “salvataggio” dei fondi sulla promozione orizzontale in Unione Europea, insieme a Francia e Spagna, “altri grandi Paesi produttori di vino”; ringrazia vignaioli e vignaiole, “uomini e donne che producono eccellenze italiane che poi portano nel mondo”; sottolinea, ancora una volta, come sovranità alimentare ed export, fondamentale per il successo delle imprese del made in Italy agroalimentare, non “sono in antitesi, ma anzi, vanno di pari passo, perchè più si tutela la qualità più si è competitivi”, perchè “l’Italia può competere solo sull’eccellenza e non sulla quantità”; e sul tema alcol-salute dice che “le azioni di contrasto a tutto quello che è abuso sono da sposare”, ma che non si deve confondere questo con il consumo consapevole, di un prodotto come il vino, peraltro, che ha anche tante proprietà benefiche. Così, rispondendo alle domande di WineNews, il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, che ha scelto il Merano WineFestival 2022 by Helmuth Köcher (a Merano, da ieri all’8 novembre) per la sua prima uscita ufficiale davanti alla platea dei produttori di vino e degli appassionati di tutta Italia.
Da Ministro, Francesco Lollobrigida ha detto che il suo primo compito sarà riportare quello di riportare l’agricoltura al centro del dibattito. “E ci siamo già riusciti quando abbiamo chiesto di inserire la Sovranità Alimentare all’interno del nome del Ministero.Sovranità vuol dire proteggere i prodotti di qualità, le imprese, rimettere i nostri produttori al centro e garantire ai consumatori finali prodotti di qualità. Dobbiamo essere protagonisti nel contrasto ad una globalizzazione che dice “basta mangiare e bere” a prescindere da quello che si mangia e che si beve, che è esattamente l’inverso di quello che va valorizzato e tutelato sul nostro territorio, dove i piccoli imprenditori e le filiere corte hanno esaltato i prodotti di eccellenza”. Viene da chiedersi, però, come si coniuga la protezione del made in Italy e della sovranità alimentare del Paese, con un comparto che prospera e cresce soprattutto grazie alle esportazioni e ai rapporti commerciali, fatti anche di compromessi, con il resto del mondo. “Non sono cose in contrasto. Sovranità non è autarchia, è la difesa dei propri prodotti e della qualità. Più si ragiona sul fatto che non siamo competitivi sulle quantità, ma sulla qualità, e più la proteggiamo, e più potremo esportare”. La maggior parte dei prodotti Dop e Igp, che siano vini o altro, nascono dai piccoli borghi italiani, che, però, hanno tanti problemi a livello di infrastrutture, collegamenti, accesso ad internet e non solo. E su questo si deve intervenire. “Nel Pnrr ci sono delle risorse, per ora limitate - sottolinea Lollobridiga - ma cercheremo di ridiscuterle, per implementare reti anche di vendita, e qui in Alto Adige sono un esempio, che mettano in condizioni anche i piccoli imprenditori di entrare nelle reti privati, dell’hotellerie, ma anche della grande distribuzione. Già la normativa sul contratto di filiera aiuta in questo, ma si può fare molto di più”. Venendo al vino, il settore chiede da anni semplificazioni burocratiche, interventi per il caro energia, tutela sul fronte della promozione internazionale. E allora, al Ministro abbiamo chiesto quale sarà il primo provvedimento, la prima azione che farà per il mondo del vino. La risposta? “Una prima cosa è che in Europa abbiamo impedito che passasse un provvedimento della Commissione, sulla promozione orizzontale votando contro, insieme a Spagna e Francia. Di solito l’Italia su questo non si è mai esposta troppo - sottolinea il Ministro - ma per noi la difesa dei produttori italiani e della qualità è decisiva”.La premier Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia come lo stesso Lollobrigida, ha citato Roger Scruton nel suo discorso d’insediamento, filosofo conservatore inglese, e autore dissacrante, firma del libro “Bevo dunque sono”, che tra le altre cose ha detto: “in realtà il vino è la porta per la vita spirituale a portata di tutti. Nel mondo frenetico di oggi in cui l’attenzione si sposta velocemente da una cosa all’altra, il vino ci fa capire chi siamo e dove andiamo”. “Scruton? Se mi dice di giudicare quello che ha scritto non posso che parlarne bene. Il vino è una delle produzioni di eccellenza in Europa e in Italia”. Infine, una riflessione su un tema di grande attualità: nella revisione delle politiche di tutela della salute a livello internazionale, e nelle politiche promosse dall’Oms, il vino rischia di essere imputato, ingiustamente, nel processo contro l’abuso di alcol, con cui il vino, come testimoniano molti studi, ha poco o niente a che fare. Ma perchè il vino non va considerato come un alcolico qualunque, e non va criminalizzato o screditato? “L’Oms parla di contrasto agli abusi, in questo senso qualsiasi cosa produce abuso può essere dannosa. Per me il vino, come dicono in tanti, ha proprietà anche curative”.
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