02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Il mercato dei prodotti certificati fattura 13,4 miliardi di euro, una fetta importante dell’agroalimentare italiano, ma la convivenza con la gdo non è facile: Dop e Ig chiedono più spazio per promuovere al meglio le eccellenze tricolori

Il mercato dei prodotti certificati ha un fatturato di 13,4 miliardi di euro, una fetta importante dell’agroalimentare italiano, ma la convivenza con la gdo non è sempre facile: i prodotti Dop e Igp chiedono più spazio nei punti vendita, per non rimanere schiacciati in un’offerta che non permette una scelta consapevole. Argomento spinoso, esaminato in una tavola rotonda di scena ieri a Cibus (a Parma, dal 9 al 12 maggio, www.cibus.it), promossa dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per arrivare ad un accordo tra Ministero, Consorzi e Grande Distribuzione per la promozione dei prodotti Dop e Igp, affinché venga concesso più spazio nei punti vendita alle eccellenze della produzione agroalimentare.
Presente anche il mondo consortile, con Aicig - Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (www.aicig.it), che, per bocca del vicepresidente Stefano Berni, ha sottolineato come da questo tipo di accordi prendano avvio i presupposti “per dare continuità al progetto di informazione al consumatore in modo che esso possa scegliere in maniera consapevole tra quanto esposto negli scaffali dei punti vendita. Solo se le scelte sono fatte in modo consapevole possono ritenersi libere: purtroppo oggi c’è ancora molta confusione causata da chi cerca di simulare il pregio e il valore dei prodotti certificati. Il senso del convegno per Aicig è proprio quello di fare una distinzione tra questi prodotti “evocativi” e quelli originali - continua Berni - un tema su cui siamo particolarmente insistenti perché se un consumatore è informato correttamente alla fine sceglie i prodotti certificati, quelli che dietro di sé hanno una tradizione, una storia che nessun altro prodotto ha. Informare vuol dire competere ad armi pari e vincere sul mercato”.
Il direttore generale del Ministero delle Politiche Agricole, Emilio Gatto ha voluto sottolineare come “per la valorizzazione dei prodotti ad Indicazione Geografica il rapporto con la gdo sia un passaggio strategico, di primaria importanza affinché possa verificarsi un incremento dei volumi commercializzati e quindi ritorni sul reddito dei produttori. Il Ministero delle Politiche Agricole sta lavorando e investendo molto sul dialogo tra i consorzi di tutela e la gdo: l’apertura di tavoli di confronto come quello di oggi è stato già anticipato nei mesi scorsi da una campagna promozionale del Ministero delle politiche Agricole attraverso Tv, radio e social media, per favorire nei consumatori la conoscenza della qualità dei prodotti Ig. È vero che esistono già spazi per i prodotti a Indicazione Geografica nei punti vendita, ma oltre che valorizzare quelli già molto conosciuti dobbiamo aiutare quelli che celano potenzialità ancora parzialmente inespresse a trovare ulteriori sbocchi commerciali, con una strategia mirata allo sviluppo nel tempo dei singoli prodotti più che alla generalità”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli