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IL MESTIERE DEL MAGGIORDOMO NON CONOSCE CRISI. TANTO CHE SI MOLTIPLICANO LE SCUOLE DI FORMAZIONE SOPRATTUTTO IN OLANDA, ITALIA E BELGIO PER UN MESTIERE CHE GARANTISCE UN GUADAGNO DAI 30.000 AI 170.000 EURO L’ANNO, OLTRE AL VITTO E ALLOGGIO GRATIS

Non Solo Vino
Il mestiere di maggiordomo con conosce crisi

Il mestiere del maggiordomo non conosce crisi. Tanto si moltiplicano le scuole di formazione in Europa, soprattutto in Olanda, Italia e Belgio, per un mestiere che garantisce una guadagno che va dai 30.000 ai 170.000 euro l’anno, oltre al vitto e alloggio in luoghi da favola. Quelli all’inglese come Mr. Stevens in “Quel che resta del giorno” sono di gran moda a Mosca e a Shangai e fanno furore anche tra gli americani.
I “butler” sono sempre più richiesti da star e dai “nuovi” ricchi dei paesi Bric che ricercano figure altamente qualificate. La professionalità e la formazione diventano elementi indispensabili. I primi master sono nati in Usa ma ora sbarcano anche da noi con il corso di formazione per maggiordomi “a 5 stelle”, promosso da CastaDiva Resort & Spa di Blevio sul lago di Como. All’estero, la professione del maggiordomo si è da tempo evoluta diventando una sorta di lifestyle manager specializzato in vari settori, dalla cucina alla scelta delle fragranze per la casa fino alle attività sportive. Secondo Andrea Luri, direttore generale del CastaDiva Resort & Spa: “il maggiordomo di oggi deve essere un vero e proprio “Maestro di casa”, capace di gestire un’agenda, avere i contatti giusti per poter organizzare un viaggio in mongolfiera o in aereo privato piuttosto che una visita al Corridoio Vasariano”.
Ma non solo. “Il Maestro di Casa - spiega ancora Luri - deve essere ferrato nelle norme dell’housekeeping, quindi in grado di stirare in emergenza, fare e disfare i bagagli e comporre il bouquet di fiori giusto. Ma rientra nelle sue competenze anche la parte di ristorazione, quindi la capacità di saper preparare la tavola correttamente, selezionare i vini, preparare cocktail e suggerire i giusti abbinamenti”.

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