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“Il “Ministero dell’Agroalimentare” dovrà nascere, e presto, per sostenere il settore che è al centro della ripresa economica, ed è in crescita: l’export che ha superato i 33,7 miliardi di euro”. Così il presidente di Confagricoltura Mario Guidi

Non Solo Vino
Mario Guidi, presidente Confagricoltura

“Il “Ministero dell’Agroalimentare” dovrà nascere, e presto, con l’obiettivo di sostenere il settore che è al centro della ripresa economica. Non si dimentichi che l’agroalimentare è in crescita, con l’export che ha superato i 33,7 miliardi di euro e ambisce a raggiungere i 50 miliardi entro il 2020”. Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, nel Comitato Direttivo, in relazione ai lavori in corso per definire le competenze delle amministrazioni coinvolte in questo ridisegno, così come le funzioni nuove che ereditino l’esperienza di Expo.
Una sollecitazione che segue l’annuncio, nei giorni scorsi, del Ministero delle Politiche Agricole Maurizio Martina, e del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, della nascita del nuovo Ministero che metterebbe insieme tutte le competenze e le risorse della filiera dai campi alla trasformazione dei prodotti (comprese quelle oggi in capo al Ministero dello Sviluppo Economico), che ha trovato subito sponda tra le organizzazioni agricole, i presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, Luca Sani e Roberto Formigoni, con la sola Federalimentare, che ha espresso qualche reticenza e perplessità.
“Sarà importante che venga garantita la tutela del comparto primario, in termini di politiche a difesa delle imprese agricole - ha proseguito Guidi - e ovviamente andranno colte pienamente le opportunità che vengono dal muoversi in una logica di filiera. Il rinnovato dicastero dovrà impegnarsi attivamente per favorire la competitività delle imprese, dei prodotti e dei processi che le riguardano”.
“Abbiamo toccato con mano ad esempio - ha concluso Guidi - quanto siano rilevanti, rispetto alle produzioni italiane, le azioni di promozione, la gestione delle relazioni di interscambio, il sostegno agli interessi di filiera sui mercati: temi da vedere in modo complementare al processo di internazionalizzazione, che è ben gestito ora e che vive un netto incremento rispetto agli anni precedenti e nonostante l’embargo russo. Si tratta, perciò, di creare un ministero che abbia una missione sostanziale di accompagnamento delle imprese sul mercato, fondamentale in questa fase di ripresa economica”.

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