02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL MINISTRO DE CASTRO: “DIETA MEDITERRANEA IN LISTA UNESCO”. LANCIATA A BARCELLONA INZIATIVA CON SPAGNA, GRECIA E MAROCCO

Italia, Spagna, Grecia e Marocco fanno fronte comune per portare, nella lista del patrimonio immateriale dell’Unesco, la “Dieta Mediterranea”. L’iniziativa è stata lanciata oggi a Barcellona dal Ministro per le Politiche Agricole Alimentari Forestali Paolo De Castro.
“La dieta mediterranea è un patrimonio da custodire e da diffondere, un patrimonio del quale la scienza ha rivelato le peculiari proprietà salutistiche e che, attraverso la storia, ha confermato e accompagnato l'identità culturale comune dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”, ha detto Paolo De Castro, lanciando la candidatura ad “Alimentaria” 2008, il congresso internazionale della dieta mediterranea in corso a Barcellona. L’iniziativa è stata presentata con il Ministro dell’Agricoltura Pesca Alimentazione della Spagna, Elena Espinosa.
“Le principali produzioni agricole - ha proseguito De Castro - che caratterizzano la dieta mediterranea rappresentano circa il 40% del valore della produzione agricola europea, per un importo superiore ai 118 miliardi di euro. L’incidenza aumenta ulteriormente nei Paesi membri che si affacciano sul Mediterraneo. In particolare, per l’Italia, oltre la metà della produzione agricola è costituita da cereali, ortofrutta, olio d’oliva e prodotti della pesca, senza dimenticare il vino la cui produzione - solo in Italia - supera i 9 miliardi di euro. La difesa delle produzioni mediterranee è quindi un elemento strategico e prioritario per la politica agroalimentare dell'Italia e degli altri Paesi”.
La candidatura congiunta della dieta mediterranea sarà quindi redatta da quattro Paesi: Spagna, Italia, Grecia e Marocco, che costituiranno dei gruppi di lavoro con il compito di approfondire le diverse motivazioni - culturali, storiche, produttive, paesaggistiche, alimentari, sociali - che giustifichino il riconoscimento dell’organismo Onu. Ma la candidatura sarà allargata anche ad altri Paesi: il dossier finale per la candidatura sarà presentato a Roma nella conferenza ad hoc convocata insieme agli altri Paesi che stanno lavorando al progetto. Una volta presentato, entro agosto, il dossier sulla dieta mediterranea passerà poi al vaglio dell’Unesco, che entro l’inverno 2009 renderà note le proprie decisioni.
La proposta di candidatura per l’iscrizione della Dieta Mediterranea nella Unesco, si colloca nel quadro di sviluppo della dichiarazione congiunta tra Italia e Spagna, sottoscritta a Ibiza nel 2007 da De Castro e dal ministro iberico Espinosa Mangana, per la promozione della “Dieta Mediterranea” ed a tutela della qualità e della competitività delle loro produzioni. La candidatura ha ricevuto nel luglio 2007 il sostegno del consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Unione Europea.

Dieta mediterranea: “non lasciare alla Francia la tutela dell’Unesco”. Lo afferma con forza la Coldiretti
Dopo l’iniziativa ufficializzata dalla Spagna alla Commissione Europea e l’annuncio del Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy, è importante che anche l’Italia si sia allineata per chiedere il riconoscimento di patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco per la dieta mediterranea. Lo afferma la Coldiretti in riferimento alla candidatura congiunta redatta da Spagna, Italia, Grecia e Marocco con la presentazione del dossier sulla dieta mediterranea che passerà al vaglio dell’Unesco, che entro l’inverno 2009 renderà note le proprie decisioni.
Recuperare il ritardo accumulato - sostiene la Coldiretti - ha un valore straordinario per l’Italia che è il Paese simbolo di questo tipo di cucina e dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta mediterranea con primati raggiunti nelle principali produzioni base come la frutta, verdura e pasta e il posto d’onore nell’Unione Europea per vino e olio di oliva, dietro rispettivamente alla Francia e alla Spagna.
L’Italia, peraltro, ha conquistato la leadership in Europa nelle produzioni alimentari di qualità a denominazione o indicazione di origine protetta (Dop/Igp) e con 166 specialità alimentari riconosciute dall’Unione Europea batte nettamente la Francia, che è ferma al secondo posto con 156, nonostante le dichiarazioni del Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy, secondo il quale la gastronomia francese “è la migliore del mondo” e per questo merita il riconoscimento di patrimonio dell’'umanità dall’Unesco. Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani - sottolinea la Coldiretti - di conquistare il record della longevità con una vita media di 77,2 anni per gli uomini e di 82,8 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea.
Ma non solo. In un’Europa dove l’obesità rischia di diventare una malattia sociale, gli italiani si aggiudicano - prosegue la Coldiretti - il primato dei meno grassi, con la migliore forma fisica tra tutti i cittadini europei grazie proprio a una alimentazione fondata sulla dieta mediterranea che ha garantito il miglior rapporto tra peso e altezza, calcolato in base a un indice di massa corporea comunitario. L’italiano con una altezza di 1,681 metri è inferiore di soli un paio di centimetri alla media europea di 1,699, ma ha un peso di 68,7 chili nettamente inferiore alla media comunitaria di 72,2 chili che garantisce il primato nell’indice di massa corporea (peso/altezza) con 0,408 rispetto a 0,425, secondo l’ultima indagine Eurobarometro sulla salute e l’alimentazione della Commissione Europea.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli