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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA IN CINA PER INTESA SU LOTTA A FALSI. DOMANI FIRMA A PECHINO. POI MINISTRO A SHANGHAI E HONG KONG

Per la prima volta, Cina e Italia saranno unite nell’impegno di garantire la sicurezza alimentare e la lotta alla contraffazione. Lo prevede la storica intesa tra i due Paesi, in termini di difesa della qualità e della tipicità, che il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, in viaggio verso la Cina per una visita di cinque giorni, siglerà domani a Pechino, con l’omologo cinese Han Changfu. La visita del ministro Zaia che, oltre a Pechino, farà tappa a Shanghai e Hong Kong, si inquadra nella volontà di dare ulteriore impulso alla promozione dell’agroalimentare italiano in Cina e difenderlo dai danni dei falsi alimentari prodotti in Cina, che penalizzano cibo e vini “made in Italy” per 100 miliardi di euro. Zaia e Han Changfu valuteranno anche la possibilità di realizzare un centro di cooperazione per la qualità e la sicurezza delle produzioni agricole italo-cinesi.

“La Cina rappresenta un grande mercato e un grande partner commerciale - commenta il ministro Zaia - come dimostra il raddoppio di fatturato segnato dai vini italiani in Asia, dopo l’accordo di un anno fa con Hong Kong”.

“Vogliamo consolidare - prosegue il ministro - i rapporti avviati con il ministro dell’agricoltura cinese per il “G8 agricolo” ospitato in Veneto, per una maggiore tutela dei nostri prodotti dalle contraffazioni. L’Italia è pesantemente danneggiata dall’agropirateria. Dal mercato cinese vengono danni per 100 miliardi di euro, pari al valore del Pil generato da tutta la produzione agricola italiana di qualità. La tutela delle denominazioni è sempre stato un caposaldo del nostro impegno e siamo soddisfatti di vedere che stiamo raccogliendo frutti importanti e, fino a poco tempo fa, impensabili”.

“Ma questa - aggiunge Zaia - sarà anche una missione svolta a sbloccare partite di esportazione che soffrono ancora di impedimenti burocratici e sanitari, come i prosciutti e i formaggi. Inoltre, vogliamo far crescere la presenza della nostra frutta sul mercato cinese: dopo i kiwi puntiamo ad ottenere il via libera per gli agrumi”.

Gli esperti cinesi incaricati del controllo qualità e standard sanitari sono stati già invitati ad ispezionare le aziende italiane. Il Ministro Zaia farà anche visita a Shangai all’Expo. Con le autorità locali, il Ministro predisporrà una serie di iniziative promozionali. E di promozione di vino si parlerà, infine, a Hong Kong, dopo che l’hub asiatico è diventato un’importante piattaforma di lancio per il prodotto italiano e incontrerà anche i manager della Hutchison Whampoa, colosso industriale che giganteggia tra l’altro nella grande distribuzione asiatica.

Fonte: Ansa - Autore: Cristina Latessa

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