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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA: “RITIRO PARMIGIANO-GRANA PER AIUTO PRODUTTORI … DAREMO SOSTEGNO ALL’EXPORT”

Ritiro, attraverso l’Agea, di 100.000 forme di Parmigiano Reggiano e di altrettante di Grana Padano per aiutare i produttori in crisi. Lo ha annunciato il Ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, nell’incontro alla sezione di Parma del Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano.

Grazie al ritiro delle forme, si potranno ottenere sussidi comunitari che, come prevedono le norme europee, saranno destinati in beneficenza. “Chiariamo che non è una crisi di mercato e di prodotto: la qualità è al primo posto nelle terre dei grana - ha ribadito Zaia - ma di equilibrio tra costi e ricavi alla produzione”.
“Non abbiamo aspettato la richiesta di stato di crisi partita dall’Emilia-Romagna. Sul problema c’eravamo, ci siamo e ci saremo - ha detto Zaia - oggi possiamo dare risposte perché in Europa mi sono battuto per avere 126 milioni di aiuti (da gestire con Agea) contro gli 80 dell’anno precedente. In caso contrario non ci sarebbero state le risorse per affrontare questa situazione”.

Il ministro ha anche sottolineato che c’é la volontà di risolvere i problemi di tutto il lattiero caseario: “Non ci sono - ha detto - e non ci saranno formaggi di serie A e di serie B”. Aiuti quindi, se necessari, anche al TrentinGrana (una piccola produzione e caseifici associati al Consorzio del Padano) ma anche per Asiago, il Taleggio o il Pecorino che vivono le stesse tensioni di mercato. “E’ infatti a livello comunitario - ha spiegato - sto portando avanti una battaglia per mantenere all’Italia gli aiuti privati all’ammasso che porterebbero altri 32 milioni da investire nel sostegno alle filiere”.

Il sostegno all’export è il secondo pilastro del piano anticrisi annunciato dal ministro per le Politiche agricole: “Attraverso Buonitalia - ha detto Zaia - possiamo agire, speriamo di concerto con le Regioni (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) per la promozione all’estero di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, ma senza interventi a pioggia. All’estero non andremo in ordine sparso. Dovremo andare insieme per avere un effetto reale sulla Grande Distribuzione che in Italia e all’estero rimane un interlocutore irrinunciabile”.

“Il 17 ottobre porterò al Consiglio dei Ministri - ha annunciato Zaia - un provvedimento per stabilire una volta per tutte la visibilità della Origine italiana dei prodotti agroalimentari. Se ci sarà da discutere in Europa lo faremo; in Italia andiamo avanti con la tolleranza zero contro i ‘falsi prodotti italiani’ che sta dando buoni risultati”.

In tema di Antitrust il ministro ha confermato la volontà di “accendere un riflettore” sulle vendite sottocosto di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano che vengono usati come ‘prodotti civetta’. Stesso discorso vale per analizzare altri aspetti delle normative che attualmente impediscono di aggregare o regolare la produzione.

Zaia non ritiene però opportuno il ricorso allo stato di crisi per Grana Padano e Parmigiano Reggiano: “direi che ci siamo con gli interventi proposti: ritiro di 200mila forme che non sono poche, e confronto con la Grande disribuzione e promozione all’estero con Buonitalia. Lo stato di crisi, vorrei ricordarlo, se venisse annunciato precluderebbe l’accesso a molte forme di finanziamento; sarebbe un guaio in questa fare piuttosto che un vantaggio”.

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