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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE MARIO CATANIA RICEVE DOMANI A ROMA UNA DELEGAZIONE DELLA COCA COLA COMPANY: AL CENTRO DELL’INCONTRO LA DECISIONE DEL GIGANTE DELLE BEVANDE DI INTERROMPERE L’APPROVVIGIONAMENTO DI ARANCE PER LA FANTA DA ROSARNO

Dopo aver prima paventato l’addio alle arance di Rosarno destinate a finire nelle lattine della Fanta, per le condizioni di vita da schiavi dei migranti che le raccolgono, e poi esser tornata sui suoi passi, una delegazione della Coca Cola Company, composta da Salvatore Gabola, direttore generale degli Affari Pubblici per l’Europa, Alessandro Magnoni e Sara Ranzini, della direzione Comunicazione della multinazionale proprietaria del famoso marchio dell’aranciata, sarà ricevuta domani a Roma al Ministero delle Politiche Agricole dal Ministro Mario Catania per discutere della questione.

Un’occasione, secondo la Coldiretti che, sempre domani, in contemporanea con l’incontro al Ministero, sarà in mobilitazione a Rosarno per dire “no all’aranciata che spreme agricoltori e lavoratori e inganna i consumatori”, “per spezzare la catena dello sfruttamento con il riconoscimento di un giusto prezzo ai produttori ma anche per discutere dell’aumento della percentuale irrisoria di arance contenute nelle bevande (appena il 12%) e per rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine”.

Dopo le accuse sullo sfruttamento del lavoro con il pagamento di pochi centesimi per un chilo di arance, l’annuncio della mobilitazione, dice la Coldiretti, ha già avuto come effetto positivo proprio la ripresa del dialogo con Coca Cola.

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