02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ROMANO AL COMMISSARIO UE ALL’AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CIOLOS: “UNA PAC COSÌ STRUTTURATA DISINCENTIVA L’AGRICOLTURA”

“Nell’ultima bilaterale avevamo indicato le ragioni di alcune nostre richieste soprattutto in relazione alle chiavi di riparto, in particolare la difesa della qualità di un comparto come quello agricolo che in Italia ha resistito piuttosto bene alla crisi e ha continuato a crescere. La salvaguardia della qualità passa attraverso l’introduzione, tra i criteri, della produzione lorda vendibile (Plv). Siamo contrari alla Politica Agricola Comune (Pac) che si sta costruendo in questo momento che risulta essere imperniata principalmente sul criterio della superficie. Non possiamo che constatare che le nostre richieste fino a questo momento non sono state prese in considerazione. Il risultato finale sarà quello di premiare la proprietà fondiaria non produttiva. Quindi di disincentivare l’agricoltura produttiva”. Così il Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano ha commentato l’incontro che ha avuto oggi pomeriggio con il Commissario Europeo all’agricoltura e allo sviluppo rurale Dacian Cioloş.

“Credo, invece, che ci sia la necessità anche in Europa, di produrre di più ed è anche per questo che chiediamo un sostegno per chi produce. La chiave di riparto del budget sull’agricoltura non può - ha proseguito Romano - non tenere conto delle esigenze di chi fa veramente agricoltura, di chi lavora in agricoltura, di chi investe in agricoltura, di chi crea lavoro e ricchezza in agricoltura”.

“Una chiave di riparto basata sulla superficie assegnerebbe all’Italia una quota di aiuti fra il 6% e l’8% del totale della Pac, a fronte dell’attuale 10%. Già oggi il nostro Paese riceve solo il 10% della spesa agricola, mentre esso realizza il 12,6% della produzione agricola comunitaria e contribuisce con il 14% al bilancio dell’Unione”.

“Intendo pertanto manifestare - ha concluso il Ministro - la nostra assoluta contrarietà, come Paese e come mondo agricolo nazionale, al modello di Pac sul quale si sta lavorando che non tiene conto della specificità, della tradizione agricola italiana, nonché della grave situazione economica generale, delle aspettative legittime degli agricoltori italiani e del mondo della produzione in generale”.

“Vorrei sottolineare che l’incontro con il Commissario Ciolos è stato comunque positivo. Abbiamo esposto le nostre posizioni e confidiamo sulle sue capacità politiche per raggiungere una sintesi che tenga conto delle nostre irrinunciabili istanze”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli