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IL MINISTRO GALAN A CORTINA: “LE QUOTE LATTE? UNA PORCHERIA L’EMENDAMENTO PER 109 ALLEVATORI, È GIÀ COSTATO 4 MIIARDI PAGATI CON LE TASSE DEGLI ULTIMI 20 ANNI. NO AGLI OGM, MA NON SI PUÒ NEANCHE FERMARE LA RICERCA”

Le quote latte? “Una porcheria”. Cosi’ ha definito la vicenda il ministro dell’agricoltura, Giancarlo Galan, a CortinaIncontra. “Gli italiani sanno che la mucca Carolina e’ una vacca che e’ costata 4 miliardi? Li avete già pagati con le tasse negli ultimi 20 anni - ha detto Galan rivolto al pubblico dell’Audi Palace -. L’Italia ora sa che difende un numero limitatissimo di allevatori, 109 (infatti l’emendamento sulle quote latte riguarda solo coloro che hanno sottoscritto la possibilità di rateizzazione del debito denunciato all’esercizio di azioni giudiziarie, in base alla legge del 2009)”. Che cosa accadrà in futuro? “Semplice, l’Europa continuerà a sanzionarci. Qui io difendo la legalità, difendo gli onesti. Pur senza accorgevene, abbiamo pagato 4 miliardi di euro in 20 anni. Per farci pagare le multe, l’Europa non ci manda la multa e noi paghiamo l’assegno; semplicemente non ci da i soldi che, con le tasse, noi abbiamo dato all’Europa in base ai trattati europei”. Galan ha raccontato che “e’ venuto da me un collega a dirmi: ‘Guarda che se continui cosi’ o paura che ti mandino vià. Bene, io vado avanti”.

Ma Galan parla anche di Ogm, e ribadisce il suo parere contrario senza “una politica seria di sperimentazione e di studio dei pro e contro” ma anche il suo netto no al blocco della ricerca nel settore, che è “una follia. Ho studiato all’università di Padova, sono in un Paese ricco di ricerca e di progresso, non sono certo un’oscurantista ma le cose vanno preparate per poi permettere alla politica di decidere”. Il Ministro ha poi affermato di “non sopportare che la politica, con un atteggiamento ideologico, voglia vietare la ricerca. Ciò - ha detto - appartiene a un’altra epoca”. “Bloccare la ricerca - ha aggiunto - è una follia. E quello che mi stupisce ancora di più è che lo studio degli organismi genetici è profondo nella medicina ma assolutamente assente in agricoltura”.

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