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IL MINISTRO GALAN: CAMORRA E MAFIA NELL’ORTOFRUTTA, TUTTO MI PORTA A DIRE CHE ALL’AGRICOLTURA DEL PAESE VANNO TOLTE MASCHERE E COSMESI CHE NASCONDONO UNA BEN TRISTE REALTÀ. COLDIRETTI: “BENE LA DIA”

“Francesco Rosi quando girò il film “La sfida” nel 1958 mai avrebbe pensato che il controllo della camorra a Napoli sui prodotti e sui mercati dell’ortofrutta si sarebbe esteso fino al 2010. Eppure è a questo che siamo costretti ad assistere. Camorra e mafia, mafia e camorra presenti nella filiera dell’ortofrutta in Campania, Lazio e Sicilia. E’ questa la criminalità che può causare guai enormi alla nostra economia alla pari degli speculatori finanziari che assalgono le economie degli stati europei”. Cosi il Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, commenta la maxi-operazione in che ha decapitato i vertici di un’organizzazione che imponeva il monopolio dei trasporti su gomma ai commercianti e agli autotrasportatori di prodotti ortofrutticoli in tutto il Centro Sud.
“Quest’ultima straordinaria operazione di polizia - aggiunge il Ministro - rivela ancora una volta come in diverse parti della nostra Italia la nostra agricoltura sia fortemente inquinata. Tutto ciò mi porta dire che all’agricoltura del nostro Paese vanno tolte maschere e cosmesi che nascondono una ben triste realtà”.

Coldiretti: “bene Dia. Ricarico del 200% in prezzi frutta. Business di 7,5 miliardi per mafia, camorra e criminalità organizzata nelle campagne
I prezzi della frutta e verdura triplicano (+200%) dal campo alla tavola anche per effetto delle infiltrazioni della malavita nelle attività di autotrasporto sulle quali è stata fatta finalmente luce. Lo afferma la Coldiretti, nel commentare l’operazione della Dia di Napoli e della Squadra mobile della Questura di Caserta che hanno eseguito arresti, perquisizioni e sequestri di beni per smantellare una presunta organizzazione criminale che imponeva il monopolio ai commercianti e agli autotrasportatori di prodotti ortofrutticoli in tutto il Centro-Sud Italia, con la conseguente lievitazione dei prezzi della frutta.
In un Paese come l’Italia dove oltre l’86% dei trasporti commerciali avviene su gomma, la logistica - sottolinea la Coldiretti - incide per quasi un terzo sui costi di frutta e verdura. L’operazione di polizia conferma - sottolinea la Coldiretti - che le imprese agricole e i consumatori subiscono l’impatto devastante delle strozzature di filiera su cui si insinua un sistema di distribuzione e trasporto gonfiato e alterato troppo spesso da insopportabili fenomeni di criminalità che danneggiano tutti gli operatori. L’effetto è un crollo dei prezzi pagati agli imprenditori agricoli, che in molti casi non arrivano a coprire i costi di produzione e un ricarico anomalo dei prezzi al consumo che raggiungono livelli tali da determinare una contenimento degli acquisti in un Paese come l’Italia che ha la leadership europea in quantità e qualità nell’offerta di ortofrutta.
Secondo una studio della Coldiretti, l’ecomafia con il racket, il pizzo e gli altri fenomeni malavitosi sviluppano a danno delle campagne italiane un giro di affari di 7,5 miliardi di euro con la criminalità organizzata che in agricoltura opera attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, truffe nei confronti dell’Unione europea e caporalato.
Tra i fenomeni preoccupano - continua la Coldiretti - le intromissioni nel sistema di distribuzione e trasporto dei prodotti alimentari, carne e ortofrutticoli sopratutto, che mettono anche a rischio la sicurezza alimentare delle produzioni oltre a danneggiare gli operatori sotto il profilo economico. Di fronte alle trappole del mercato in agguato, per fare acquisti di qualità al giusto prezzo la Coldiretti ha elaborato un vademecum per la frutta e verdura che consiglia di verificare l’origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, di preferire le produzioni locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza, privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori, nei mercati di “Campagna Amica”.
Ma, secondo la Coldiretti, occorre intensificare anche l’attività di vigilanza perchè - denuncia la Coldiretti - sono praticamente scomparsi dai banchi di vendita della frutta e verdura i cartellini che devono riportare obbligatoriamente oltre al prezzo la provenienza, la varietà ed il livello di qualità per consentire ai consumatori di fare i necessari confronti. La mancanza delle etichette con l’indicazione dell’origine impedisce - conclude la Coldiretti - di fare scelte consapevoli e di capire quali prodotti sono di stagione nel nostro Paese.

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