E’ decisamente un mondo a colori quello delle sospette sofisticazioni alimentari. Non si è ancora spenta l’eco della “mozzarella blu” che arriva il tempo della ricotta rossa, quella che si è ritrovata sulla tavola una giovane signora di Olbia, in Sardegna. Aperta la confezione di ricotta, pare di tipo industriale e certamente non sarda, acquistata in un supermercato, la donna si è trovata davanti ad un latticino che, invece di essere del suo colore candido naturale, si presentava di un colore rosso intenso, e questo benché la data di scadenza facesse riferimento al 1 agosto 2010. Tempestiva la telefonata ai Nas di Sassari, che hanno inviato la malcapitata ricotta al laboratorio per le dovute analisi, i risultati delle quali non sono ancora stati resi pubblici. Al momento dunque non c’è motivo di ritenere tossico il prodotto, di cui forse è già stata sequestrata l’intera partita, ma certo si inserisce in una lista - che si sta allungando sempre di più - di prodotti che presentano forti anomalie. Non ultima la “ricotta blu” sequestrata lo scorso 14 luglio a Porto Cervo, anche questa in fase di accertamento in laboratorio. In quel caso fu un turista ad aver acquistato una confezione di ricotta in un supermercato di Arzachena: l’aveva consumata in parte, e quando, ore dopo, aveva provato a fare il bis, aveva scoperto che era diventata blu. Il vacanziere era subito andato dal comandante dei carabinieri di Porto Cervo e i militari avevano bloccato l’intera partita di ricotta presente negli scaffali del supermercato.
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