IL PANE COME UNA VOLTA? AGRICOLTORI, MUGNAI E PANETTIERI DELL’EMILIA ROMAGNA INSIEME ALLA REGIONE PER RIPROPORRE I SAPORI DI UN TEMPO NEL SEGNO DELLA SALUTE E DELLA QUALITÀ

Grazie ad un accordo tra agricoltori, mugnai e panificatori dell’Emilia Romagna con la Regione, a metà settembre arriverà il pane con il bollino “Qc” (Qualità Controllata), alla ricerca dei sapori di un tempo. 5.000 quintali di grano tenero saranno destinati a produrre un pane simile a quello di una volta: con farine grezze, meno sale, fragrante oltre 48 ore grazie alla levitazione naturale del lievito madre. La pagnotta - che vista la minor duttilità della farina si presterà meglio a pezzature medie di 250 grammi - costerà circa 30-40 centesimi al kg in più di quello più commerciale, in linea con i prezzi del pane biologico. Al produttore, date le migliori caratteristiche del frumento, sarà riconosciuto un prezzo maggiorato di 50 euro a tonnellata (di solito il prezzo é 200). Per il 2010 si prevede di produrre circa 4.000 quintali di pane (il 5% della produzione regionale), che saranno distribuiti nel 10% del 2.500 panifici della regione. Per il 2011 l’obiettivo è raddoppiare i numeri. Il pane sarà riconoscibile per bollino e sacchetto di carta in cui sarà venduto. Michette e filoni saranno di farina di tipo 1 e 2, con più fibre, ceneri e sali minerali, pochissimo sodio e solo olio di oliva extra vergine. Vietati additivi chimici per la lievitazione. Dalla produzione del frumento alla cottura, i disciplinari del marchio Qc garantiranno rispetto di ambiente e salute. L’obiettivo, ha spiegato l’Assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni, è “dare un futuro a queste produzioni aggiungendo loro valore e rendendole preferibili alle altre sul mercato”.
Info: www.panificatori.org