Il Parmigiano Reggiano festeggia un anno “da record” confermando il proprio appeal e valore sul mercato per quella che è la seconda Dop a livello nazionale (dopo l’altra perla di formaggio italiano che è il Grana Padano, ndr). Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha presentato, a Palazzo Giureconsulti, a Milano, i dati economici del 2023: i caseifici e gli operatori commerciali hanno collocato sul mercato la produzione più alta, quella del 2021 (4,1 milioni di forme), in un contesto legato alle incertezze macroeconomiche causate dai conflitti internazionali e al trend inflattivo che ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie. Nonostante queste premesse, il 2023 è stato un anno positivo; il giro d’affari al consumo ha toccato il massimo storico di 3,05 miliardi di euro contro i 2,9 miliardi del 2022, con un aumento del 5%. Risultati positivi per le vendite totali a volume (+8,4%), sostenute da un andamento positivo dell’export (+5,7%), e, soprattutto, delle vendite in Italia (+10,9%). Un exploit sorretto, in modo particolare, dalla convenienza relativa del Parmigiano Reggiano nei canali retail e ingrosso, dovuta a un calo delle quotazioni del prodotto stagionato e al contemporaneo aumento dei prezzi dei prodotti alternativi.
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