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IL PIACERE DI FARE LA SPESA? GLI ITALIANI LO STANNO PERDENDO, VI SI DEDICA SEMPRE MENO TEMPO (IN MEDIA 40 MINUTI) E SI FA UNA VOLTA ALLA SETTIMANA, AL SUPERMERCATO, PERDENDO IL PIACERE DEI CIBI FRESCHI TUTTI I GIORNI. A DIRLO UNO STUDIO DI FOODSAVER

Cambiano i ritmi di vita, cambiano le abitudini, e la spesa assume sempre minore importanza nella nostra quotidianità, pur vivendo in un Paese devoto alla propria cucina ed alla corretta alimentazione, com’è l’Italia. Un rito che, per il 74,4% delle famiglie italiane, si ripete solo una volta alla settimana, e gli si dedicano in media 40 minuti, che diventano 56 se al supermercato si va nel week end. Meno di un’ora per riempire un carrello che dovrà saziare un’intera famiglia per 7 giorni, come racconta lo studio condotto da FoodSafer (marchio di riferimento nei sistemi di confezionamento sotto vuoto), ma c’è persino chi - l’1% della popolazione - fa la spesa una volta ogni due settimane. Ma dove preferiscono andare gli italiani, tra mercati di quartiere, negozianti di fiducia e grande distribuzione? Dalla ricerca emerge una chiara preferenza per i supermercati, anche se, nel fine settimana, in molti scelgono gli iper-mercati dei grandi centri commerciali, in cui è possibile sbizzarrirsi anche in altro genere di acquisti, non solo alimentari. Un’analisi più approfondita dei dati mostra, inoltre, che gli intervistati con un salario annuo più alto (oltre 50.000 euro) preferiscono la grande distribuzione e i negozietti sotto casa, mentre le persone con un salario annuo più basso (20.000-35.000 euro) frequentano volentieri i mercati rionali. Per quanto riguarda i cibi freschi, sembra una prerogativa di un passato che non c’è più, e che oggi riguarda solo l’11,1% delle famiglie: produciamo forse la migliore frutta e verdura del mondo e non abbiamo il tempo di goderne, questa sembra essere la fotografia riassuntiva dei nostri giorni. Cibi freschi che, comunque, vengono consumati piuttosto velocemente, nella maggior parte dei casi entro uno o due giorni (il 75%, nel caso del pane), o al massimo una settimana (l’85%, nel caso di frutta e verdura). Sono le persone con un più basso livello di reddito che tendono a conservare i cibi più a lungo: spesso, infatti, le promozioni e le offerte dei grandi centri inducono a acquistare in quantità per beneficiare di eventuali sconti, il che comporta una conservazione più lunga delle vivande.
Info: www.foodsavereurope.com

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