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Il Piemonte principe della gastronomia mondiale con la selezione europea del Bocuse d’Or di scena a Torino (11-12 giugno), quando 20 Paesi si sfideranno con prodotti della tradizione piemontese, ma solo 10 arriveranno alla finale di Lione nel 2019

La finale del Bocuse d’Or a Lione nel gennaio 2019 si avvicina, e l’Italia avrà un ruolo fondamentale nel prestigioso concorso gastronomico mondiale: sarà proprio il Belpaese, in Piemonte, ad ospitare la selezione continentale l’11 e il 12 giugno, di scena a Torino (Oval Lingotto).
Saranno 20 i Paesi in gara, con altrettante squadre di cuochi che si sfideranno a colpi di ricette inedite ed accurate per arrivare ai 10 che parteciperanno alla finalissima francese di Lione, al Sirha, il salone mondiale del business della ristorazione e dell’industria alberghiera (www.sirha.com). Dopo le selezioni continentali delle Americhe in Messico e di Asia-Pacifico a Guangzhou, Polonia, Russia, Belgio, Svezia, Islanda, Croazia, Ungheria, Finlandia, Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Danimarca, Spagna, Francia, Bulgaria, Svizzera, Estonia, Regno Unito, Turchia e, ovviamente, Italia, rappresentata dal vincitore delle selezioni di Alba Martino Ruggeri, si sfideranno per la selezione europea.

Il Piemonte non sarà solo semplice ospite della competizione, ma sarà al centro di piatti e ricette delle 20 squadre. Il Bocuse d’Or vuole sempre dare importanza ai prodotti tipici del luogo che lo ospita, ed ecco che allora alla base dei prodotti della prima prova (i prodotti per la seconda prova sono ancora segreti) ci saranno il filetto di manzo di Fassone Piemontese, la Baraggia biellese e riso vercellese di Sant’Andrea e le animelle di vitello, forniti dai consorzi Aspro Carne e Riso di Barragia. I candidati avranno appunto due prove per dimostrare le loro abilità, destreggiandosi con prodotti di qualità e tipici piemontesi, a cui però dovranno aggiungere un tocco personale e, sicuramente, che leghi le creazioni al proprio Paese d’origine: il primo test consiste nella preparazione di 14 piatti individuali; il secondo, invece, nella realizzazione di una portata che ciascun candidato preparerà e imposterà su un grande vassoio d’argento. Al termine di ogni prova, la giuria procederà alle sessioni di degustazione.

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