
I migliori scatti riguardanti storie di cibo da tutto il mondo, attraverso paesaggi, ritratti, viaggi, eventi, fotogiornalismo o qualsiasi altro stile fotografico: torna il “World Food Photography Awards”, il più importante contest mondiale di fotografia & cibo, giunto all’edizione n. 15. Aperto a fotografi amatoriali e professionisti, mette in palio per il primo classificato 5.000 sterline, mentre tutte le immagini finaliste saranno esposte presso la prestigiosa Mall Galleries di Londra. Una selezione delle immagini finaliste sarà esposta anche presso l’iconico negozio Fortnum & Mason a Piccadilly, sempre a Londra. C’è tempo fino all’8 febbraio 2026 per inviare il proprio scatto, scegliendo una delle 25 categorie.
I premi documentano come il cibo incida profondamente sulla vita umana: viene seminato, raccolto, preparato e consumato, ed è presente tanto nei momenti di festa quanto in quelli di bisogno. “Il cibo è l’essenza della vita: troppo, troppo poco, raccolto, siccità, bellezza e orrore, ci accomuna tutti - afferma Caroline Kenyon, fondatrice del premio - niente racconta queste importanti storie con più forza delle immagini che i fotografi ci inviano da tutto il mondo”. Quest’anno, in collaborazione con l’Unhcr inglese, è stata creata una nuova categoria, denominata “Il cibo è casa”, aperta a coloro che sono stati sfollati a causa di conflitti o persecuzioni e pensata per accogliere immagini che mostrino come il cibo può evocare la propria casa.
La giuria mondiale di quest’anno, presieduta dal leggendario fotografo di cucina David Loftus, comprende René Redzepi, co-proprietario del Noma di Copenaghen, Tom Athron, ceo di Fortnum & Mason, Sergio e Javier Torres, celebri chef, Rein Skullerud, fotografo senior e photo editor del World Food Programme, Henrique Sá Pessoa, pluripremiato chef stellato Michelin, Claire Reichenbach, ceo della James Beard Foundation, e Jamie Oliver, chef, ristoratore e attivista alimentare.
“Questo è uno dei migliori concorsi fotografici al mondo - afferma Louise Rayner, finalista delle edizioni passate - partecipare ad un concorso così rinomato e su scala globale è un'impresa enorme; ci vogliono coraggio e fiducia per farlo, non si sa mai cos’è che vogliono i giudici. Mi sono iscritta proprio l'ultimo giorno, temendo di fare un buco nell’acqua, ma sono arrivata in finale con una foto scattata velocemente con il mio telefono... non si sa mai cosa può succedere.”
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