Una grande festa diffusa lungo tutta l’Italia, da Nord a Sud, con un unico grande protagonista: il cibo. Buono, pulito e giusto. Dal 16 al 18 maggio si celebra lo “Slow Food Day” 2025, con oltre 150 appuntamenti, regione per regione, tra aziende agricole, mercati contadini, ristoranti, scuole, piazze ed anche nelle carceri. “Dobbiamo costruire un dialogo col cibo che ci permetta di uscire dalla condizione di consumatori per diventare artefici: di scelte, di azioni, di significati - spiega la presidente Slow Food Italia Barbara Nappini - festeggiamo insieme il nostro orgoglio di essere Slow Food con un giorno dedicato al tesseramento, il primo gesto di sostegno che ci fa sentire parte del “movimento globale del cibo”: strumento di consapevolezza e piacere. Per coloro che credono nel diritto di tutte e tutti a una vita di pace e bellezza e al cibo che la nutre”.
Si parte quindi con gli Orti, il terreno dai cui nascono gli alimenti, nonché il progetto forse più rivoluzionario di Slow Food, dove, proprio nei vari fazzoletti di terra, saranno organizzate attività didattiche in quelli scolastici e gli AperiOrti in quelli di comunità, abbinando la frutta secca a bevande e cocktail realizzati con le erbe coltivate. Tra le attività scolastiche, tra l’altro, giunge al termine proprio nei giorni dello “Slow Food Day” il percorso che ha portato a conoscersi - online - gli alunni di due scuole che vivono realtà completamente diverse: fin dall’inizio dell’anno, infatti, maestre e bambini della Scuola Primaria Massimo d’Azeglio di Revigliasco, Moncalieri, Torino, e della Scuola A. Favaloro di Ustica, si sono conosciuti attraverso diverse chiamate video, raccontandosi a vicenda cosa vuol dire studiare, pescare, fare sport, ma anche fare la spesa in due ambienti così diversi. Geografia, scienze, educazione civica, sono le materie di studio che sono state trasmesse durante le video chiamate e, in occasione dello “Slow Food Day”, le due classi coinvolte apriranno in collegamento un rispettivo “pacco regionale” con cibi, regali e letterine che i bambini hanno preparato per inviarli ai loro amici. Hanno invece scelto proprio lo “Slow Food Day” per aprire i battenti, gli attivisti dell’Orto di comunità di Racale (Lecce), il primo della provincia a entrare nella rete nazionale. Per celebrare l’evento è in programma il laboratorio gratuito “Esploriamo i colori dell’orto” con il Verdometro, un’attività ludico-educativa che accompagna i bambini alla scoperta dei colori e delle forme della natura.
Similmente la festa della Chiocciola è diventata anche l’occasione per lanciare, in Calabria e Umbria, due nuovi Presìdi. Il 18 maggio si festeggia, infatti, anche l’arancio Biondo tardivo di Trebisacce (Cosenza), che si aggiunge alla lista delle produzioni alimentari poste sotto la salvaguardia di Slow Food: una varietà che giunge a maturazione proprio in questi giorni grazie ai terreni argillosi dell’Alto Ionio Cosentino e alla protezione che il massiccio garantisce dai venti freddi. Ancora oggi gli agrumeti sono conosciuti localmente come “vigne”, perché i loro terreni erano destinati in precedenza alla vite. La coltivazione degli agrumi, infatti, nasce dalla drammatica fine dei vigneti a causa della fillossera. A Orvieto, invece, diventa Presidio la lumachella, prodotto da forno e comfort food degli orvietani, che prende il nome dalla forma a spirale e che rientra nella tradizionale “cucina degli avanzi” contadina. Un tempo, infatti, questo piatto si produceva nei giorni in cui si cuoceva il pane, usando un po’ di impasto e quello che c’era in casa: pancetta, guanciale, ritagli di scarto del prosciutto crudo, e poi pecorino, sale, pepe, olio extravergine di oliva e un po’ di strutto.
Tanti, infine, i Mercati della Terra che organizzeranno un’edizione straordinaria dello “Slow Food Day” e coinvolgeranno i visitatori con attività speciali. A Bra, la cittadina del cuneese che ha dato i natali a Slow Food quasi 40 anni fa, sarà riavviata la raccolta fondi legata al progetto Fieno Solidale, grazie alla quale gli allevatori siciliani hanno ricevuto balle di fieno spedite dai produttori cuneesi per far fronte alla siccità che ha messo in ginocchio diversi Presìdi Slow Food nel 2024. In Toscana il Mercatale di Montevarchi è coinvolto in una tre giorni di attività organizzate da Slow Food Valdarno di Sopra, con degustazioni e passeggiate tra Presìdi Slow Food locali, vini, caffè della Slow Food Coffee Coalition, olivi secolari e luppoli. Slow Food Firenze festeggia al Mercato della Terra di Fiesole ospitando una tavola rotonda con la Comunità Slow Food della Cassetta di Cottura di San Casciano dei Bagni (Siena) e alcuni produttori della tarese del Valdarno del Presidio Slow Food. A Padernello di Borgo San Giacomo (Brescia), giornata intera con degustazioni dei prodotti del Mercato, aperitivi e il curioso laboratorio “In cucina con i Fiori”, per imparare a preparare piatti colorati e profumati. Non mancano all’appuntamento gli storici Mercati della Terra, come Milano alla Fabbrica del Vapore, il Mercato del Novale a Bologna, Altipiani Cimbri in Trentino e Capezzano nel salernitano. E poi: Slow Food Piacenza invita attivisti e soci al Castello di Cadeo con i produttori vitivinicoli indipendenti, provenienti dai territori del Ducato e dell’Oltrepò Pavese per l’evento “Vino in Corte”. A Cannero organizzano un evento speciale, dedicato al pane di qualità e all’olio extravergine di oliva prodotto nel territorio dei Laghi di Como, Varese e Maggiore. Slow Food Napoli promuove tour guidati tra le vie del centro storico con gustose soste in vari locali dell’Alleanza Slow Food, mentre Slow Food Torino propone una talk con Teo Musso e le Comunità Slow Food e, a seguire, degustazione di eccellenze dei produttori del Mercato della Terra di Torino. Slow Food Trentino offre un anticipo della “Giornata Mondiale delle Api” (20 maggio), dedicando un’iniziativa al Presidio Slow Food del miele di alta montagna alpina nelle attività per l’inaugurazione del Cammino delle Api - Bee Treck a Lavarone. A Taranto grande giornata di festa il 17 maggio, quando saranno presentati i progetti dell’associazione del territorio, attraverso piccoli assaggi a cura dell’Alleanza Slow Food dei cuochi e dei produttori locali dei Presìdi pugliesi. Tutti potranno portarsi a casa il profumo dell’orto e della primavera: un gadget vegetale a km 0, una piantina di pomodoro di una delle varietà dei Presìdi Slow Food offerta dalla Comunità del Pomodoro Giallorosso di Crispiano e dall’Azienda Agricola Calemone - Pomodoro Fiaschetto di Torre Guaceto, o una bustina di semi del dolcissimo Pomodorino di Manduria.
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