IL “PREMIO DEI LIBRAI” AL VOLUME CHE NARRA DI TRATTATI FIRMATI IN PUNTA DI FORCHETTA, DEL PRIMO BUE IN SCATOLA IN CRIMEA E DELLA PASTA AL POMODORO AL SEGUITO DI GARIBALDI: È “A TAVOLA NEL RISORGIMENTO”, VINCITORE DEL “PREMIO BANCARELLA DELLA CUCINA”

Avvenimenti, passioni, aneddoti e ricette che hanno riunito gli italiani e la grande cucina nazionale, e che ripercorrono la storia del Risorgimento in “chiave gastronomica”, aiutando a conoscere l’origine di molti piatti dell’Italia unita, con tanto di ricette da leggere, ma soprattutto da provare, testimonianza di un’epoca e di un gusto proprio nel preparare i cibi e cucinarli: dai menu di congressi e matrimoni reali alla tavola di ogni giorno, dai trattati firmati in punta di forchetta alla tavola di Cavour, dalle prime casse di bue in scatola tra le vettovaglie in Crimea alle zuppe valdesi per festeggiare la libertà e i pranzi per lo Statuto, fino al diffondersi della pasta al pomodoro al seguito dei garibaldini e i maccheroni di Napoli che al Nord si fanno spaghetti. Ecco “A tavola nel Risorgimento”, il volume di Elma Schena e Adriano Ravera, due insegnanti di Boves (Cuneo), edito da Priuli & Verlucca, vincitore del “Premio Bancarella della Cucina”, edizione n. 7 del riconoscimento, di scena a Pontremoli (Massa Carrara), che completa uno dei più prestigiosi premi letterari italiani, conosciuto anche come “premio dei librai”, nato per rendere omaggio ai librai ambulanti che in piena Lunigiana, tra il Passo della Cisa e il mare della Versilia, raccoglievano almanacchi, romanzi, opere teatrali a prezzi convenienti per rivenderli sulle bancarelle (info: www.premiobancarella.info).
Insieme al “Premio Bancarella della Cucina”, il Premio Angelo Paracucchi è stato assegnato a “Cronache Golose” di Marco Bolasco e Marco Trabucco (Slow Food Editore): un appassionante viaggio culinario da Nord a Sud nell’alta ristorazione italiana di oggi senza dimenticare i grandi di ieri, per scoprire cosa nasconde un grande piatto e narrare l’evoluzione della cucina italiana negli ultimi cinquant’anni.