Il “Premio Internazionale Nonino” allo scrittore inglese David Almond, tra i più famosi autori al mondo di letteratura per ragazzi, il “Premio Nonino - Maestri del nostro tempo” a Nancy Fraser, filosofa e teorica femminista statunitense, e Mauro Ceruti, filosofo e politico italiano, e il “Premio Nonino Risit d’Aur - Barbatella d’oro” all’Affido Culturale, il progetto di contrasto alla povertà educativa minorile: ecco i vincitori del “Premio Nonino Quarantacinquesimo Anno + Due”, edizione 2022 del prestigioso riconoscimento, tra i più importanti e longevi d’Italia, istituito pionieristicamente nel 1975 dalla famiglia Nonino per salvare gli antichi vitigni autoctoni friulani in via di estinzione e per la valorizzazione della civiltà contadina, e assegnato alle più importanti personalità in ambito culturale, letterario ed enogastronomico riuscendo ad anticipare per ben sei volte i Premi Nobel. E che, dopo due anni di stop per la pandemia, il 7 maggio torna nella tradizionale cerimonia di premiazione alle Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto, segnando anche l’inizio delle celebrazioni per i Centoventicinque Anni in Distillazione della storica famiglia Nonino, oggi guidata da Benito e “Nostra Signora della grappa” (come la chiamava lo scrittore e giornalista Gianni Brera, ndr) Giannola Nonino, con le figlie Cristina, Elisabetta ed Antonella, e con l’ultima generazione rappresentata da Francesca Bardelli Nonno.
Dalla leader pacifista, esponente del movimento di liberazione degli Indios del Guatemala, Rigoberta Menchù, “Premio Speciale Nonino” nel lontano 1988 e Premio Nobel per la Pace nel 1992, a V.S. Naipaul, tra i maggiori scrittori del Novecento, trinidadiano naturalizzato britannico, “Nonino International Prize” nel 1993 e Premio Nobel per la Letteratura nel 2001; dal poeta svedese Tomas Tranströmer, voce fondamentale del mondo letterario tradotto in 49 lingue, “Premio Internazionale Nonino” nel 2004 e Premio Nobel per la Letteratura nel 2011, a Mo Yan, tra gli scrittori cinesi più conosciuti e tradotti all’estero, “Premio Internazionale Nonino” l’anno successivo, nel 2005, e Premio Nobel per la Letteratura ancora l’anno successivo, nel 2012; da Peter Higgs, il fisico britannico “padre” del bosone che porta il suo nome e che ha rivoluzionato le moderne teorie sulle particelle, “Premio Nonino - Un maestro del nostro tempo” nel 2013 e, lo stesso anno, Premio Nobel per la Fisica, fino al fisico teorico di fama mondiale Giorgio Parisi, “Premio Nonino - Un maestro del nostro tempo” nel 2005 e ultimo italiano a ricevere il Nobel per la Fisica nel 2021: sono le volte in cui il “Premio Nonino” è riuscito ad anticipare le scelte dei Premi Nobel. E David Almond, nel 2010, ha vinto l’“Hans Christian Andersen Award”, il Premio Nobel della letteratura per ragazzi.
“Il talento di uno scrittore è un dono degli dei, ma il talento di scrivere per i bambini ed essere capito e apprezzato da loro è un doppio dono. David Almond è uno di quei - rari - scrittori doppiamente dotati. Il suo romanzo classico per i giovani, “Skellig” (Salani), è stato tradotto in quaranta lingue, è stato adattato per il teatro, la radio e per lo schermo. C’è persino un’opera basata su di esso. Ma oggi vogliamo menzionare soprattutto il suo ultimo romanzo, “La Guerra è Finita”, un racconto molto commovente ambientato durante quella che veniva chiamata la Grande Guerra - la Prima Guerra Mondiale. Il personaggio centrale, John, non riesce a capire come, essendo un bambino, possa essere “in guerra”, come gli assicura il suo insegnante. Il padre di John sta combattendo in trincea e sua madre lavora in una fabbrica di munizioni. Un giorno, John incontra un bambino come lui, solo che Jan è tedesco. È una storia molto commovente, con un ulteriore pathos in questi giorni, quando ogni sera sui nostri schermi televisivi vediamo gli occhi terrorizzati dei bambini dell’Ucraina. Tuttavia “La Guerra è Finita” è pieno di speranza per un futuro in cui bambini come John cresceranno ancora chiedendosi: come posso essere in guerra con i miei simili? Come ha detto David Almond, “quando scrivo storie, sento una connessione con i giovanissimi, che costruiranno un domani migliore”. Le storie di David Almond insieme formano un filo di speranza” è la motivazione del “Premio Internazionale Nonino 2022” assegnato allo scrittore inglese, dalla prestigiosa giuria del Premio Nonino, presieduta dal neuroscienziato portoghese Antonio Damasio, e composta dal poeta siriano Adonis, dall’architetto palestinese Suad Amiry, dallo scrittore irlandese John Banville, dal regista inglese Peter Brook, dall’architetto italiano Luca Cendali, dallo storico francese Emmanuel Le Roy Ladurie, dallo scienziato inglese James Lovelock, dallo scrittore italiano Claudio Magris, dallo scrittore romeno Norman Manea e dal sociologo francese Edgar Morin (tra i più grandi del nostro tempo, che ha voluto al suo fianco la famiglia Nonino nei festeggiamenti per i suoi 100 anni al Palazzo dell’Eliseo, a Parigi, alla presenza del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, nel luglio 2021, ndr).
Giuria che ha assegnato il “Premio Nonino - Maestri del nostro tempo 2022” alla pensatrice americana Nancy Fraser perché “il suo pensiero anticonformista è ancora più prezioso in un mondo conformista. Oltre ai suoi importanti contributi sul tema del “riconoscimento”, Nancy Fraser affronta i problemi dell’ingiustizia, in particolare le ingiustizie strutturali che pervadono la nostra società e si allineano con le divisioni sociali come genere, razza/etnia e classe. Come teorica critica, analizza tali ingiustizie, rivela le loro cause profonde e suggerisce come si potrebbe porvi rimedio. Essere femminista, nelle sue parole, significa semplicemente “presupporre che le ingiustizie di genere esistono e sono pervasive e strutturalmente fondate; che sono “sbagliate”; e che in lineadi principio possono essere superate””. E a Mauro Ceruti, a proposito del quale “tante cose si potrebbero e dovrebbero dire su di lui e sulla sua opera, per l’incredibile varietà e ricchezza della sua ricerca, che prende alla gola i problemi, le contraddizioni, l’arricchimento e la devastazione culturale della nostra vita, di tutto il mondo. Ceruti fa toccare con mano come ognuno di noi si trovi dinanzi a una sconcertante universalità di cose, di forze, di realtà che arricchiscono stordiscono e spaventano; leggere i suoi libri è come scoprire che l’apparente semplicità delle cose intorno a noi e di tutta la realtà consueta è grande e complessa come l’universo. I suoi libri ci aiutano non solo a conoscere l’infinito piccolo e grande in cui annaspiamo ma anche a non temerlo, a sentirne l’arricchimento per la nostra persona. Da questo sentimento e concetto della complessità cosmica deriva un senso profondamente umanistico o meglio umano, della comunità di destino che, come scrive Ceruti, lega tutti gli individui di tutti i popoli della terra all’ecosistema globale”.
Il “Premio Nonino Risit d’Aur - Barbatella d’oro 2022” va all’Affido Culturale, perché “affidare nel suo etimo significa custodire, guardare e poi restituire la propria fede e la propria conoscenza. E così è per l’Affido Culturale, un progetto selezionato dall’impresa sociale Con I Bambini, nell’ambito del Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile; partito dalla citta di Napoli propone di mobilitare, contro la povertà educativa, delle “famiglie risorsa”, valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di prodotti e servizi culturali. L’idea di fondo è molto semplice. Un genitore, che abitualmente porta i suoi figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, ci porta anche un bambino - eventualmente con un membro della famiglia di quest’ultimo - che in questi luoghi non ci entrerebbe per differenti cause. Ad oggi il progetto è attivo in sette città italiane: a Napoli si aggiungono Roma, Bari, Modena, Milano, Teramo e Cagliari”.
Il 7 maggio, nelle storiche Distillerie a Ronchi di Percoto, la famiglia Nonino distillerà, solo per gli ospiti, anche “Gioiello Nonino”, distillato di miele di castagno 100% italiano.
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